”Vi voglio fare innamorare”, così ha aperto il dialogo con il folto pubblico accorso alla
presentazione della lista “Voltiamo pagina” il 9 maggio all’hotel Savoia, il candidato sindaco Marcello Tonini.
Il candidato ha spiegato la sua posizione: ”Un’esperienza così strutturata ha suscitato qualche
piccola cattiveria, mi sono trovato per la sinistra ad essere un traditore, per la destra un comunista,
ma… è gente che non mi conosce io sono sempre stato così. Ho cercato sempre di ragionare con la mia testa’’.
Tonini ha avviato la discussione spiegando che ”Misano non ha un’anima. Certo sono state fatte cose, che però da sole non producono un effetto identitario. Dare un’anima alle cose vuol dire metterci attenzione tutti i giorni, curare le relazioni e coinvolgere la gente. Misano oggi è un paese dove
prevalgono le divisioni e questa è la prima cosa su cui lavorare’’.
Mettendo a nudo la realtà della gestione della cosa pubblica, si è sottolineata la necessità per cui l’amministrazione
deve riprendere il pallino in mano, non subire troppo le pressioni seppur legittime di gruppi di interesse che rischiano
di limitare quello generale.
Fondamentale mettere al centro l’individuo, la persona e a tal proposito Tonini ha presentato un esempio calzante
parlando di sanità.
”Il servizio sanitario nazionale è in grande difficoltà, e le risorse da dedicare al welfare sono poche. Allora, un piccolo
comune, come Misano può dare un contributo investendo proprie risorse per potenziare l’assistenza domiciliare,
oppure per aumentare la percentuale di cittadini che aderiscono agli screening oncologici.’’
Altro punto è l’ambiente.
”Curarlo è questione di buon senso. Occorre realizzare un progetto che preveda una importante piantumazione
attorno alle aree più critiche quali l’inceneritore e le zone ad alto traffico veicolare. La capacità di convergere tutti
insieme su questi temi rafforza la coesione sociale.’’
Che dire del turismo?
”Salvaguardare l’economia turistica, vuol dire evitare la cementificazione in tutte le aree verdi che attualmente
Misano possiede al di sotto della linea ferroviaria. Questo si deve fare senza se e senza ma.’’
Una riflessione sui giovani incitati ad andare ad esprimere il voto.
”Loro sono il nostro futuro, e lo dovranno portare avanti con forza e gioia. La gioia del mondo sono loro, quindi: il voto
è nello stesso tempo un diritto ed un dovere ed è il primo contributo concreto al cambiamento. Nella loro ascesa a
diventare protagonisti della società dovrebbero sempre trovare ispirazione nella verità”.