Addio a Francesco (Cico) Baronciani, campione italiano con la moto MVAgusta 125 nel 1952. Aveva 87 anni, lascia la moglie e due figli. Se n’è andato lo scorso 21 luglio. Pesarese doc, era un predestinato. Il suo sogno era correre con la Benelli 350; ma visto le sue doti lo chiamò il conte Agusta. Il più volte campione del mondo Carlo Ubbiali disse del giovane: “Ho trovato il mio degno sostituto”. Mette in cascina due titoli italiani. Purtroppo il destino era dietro l’angolo. Nel 1953, in una gara sul circuito cittadino di Gallarate, scivola in curva. Sbatte contro il segna-chilometri di pietra di fianco alla strada e gli fu amputato la gamba destra. Salvò la vita, ma addio sogni di gloria. Non aveva che 22 anni. Dell’incidente diceva: “E’ stata una banalità, ma le conseguenze sono state enormi”. Trova lavoro prima alla Benelli e poi si mette in proprio, diventando un imprenditore di successo.
Il fratello Paolo, più giovane, segue la sua strada, divenendo pilota della Benelli, nel tempo in cui si correva la Milano-Taranto, il Giro d’Italia. Montava il Benelli Leoncino che non “rompeva mai”, ma nel tempo nuovi motori arrivarono, in modo particolare la Ducati desmodromica 125 di Farnè, che aveva una velocità decisamente superiore a quella del Leoncino. si parlava di circa 50 chilometri in più. Quindi, la Benelli dovette pensare ad una moto 250 Frazionata e chiamò alla sua morte il pilota bolognese che con la Moto Morini faceva faville, Tarquinio Provini.
Il sindaco Andrea Biancani : “Addolora la notizia della scomparsa di Augusto Baronciani, un imprenditore che ha collaborato a scrivere la storia industriale della nostra provincia, incentivandone lo sviluppo economico e contribuendone a farla diventare la terra del fare.
Di lui abbiamo apprezzato l’intraprendenza, l’operosità, il dinamismo e la lungimiranza. Un uomo la cui vita è stata scandita dalla forte passione per lo sport e per i motori. ” E conclude il primo cittadino: «Una figura che ha amato e che si è fatto amare molto dalla sua città. Lascia un segno indelebile in tutti coloro che hanno incrociato il suo cammino. In questo momento di dolore mi stringo forte attorno al dolore della famiglia Baronciani».