Compie 50 anni l’ospedale di Rimini: domenica 1 dicembre al Teatro Galli
evento aperto alla città per celebrare insieme questa speciale ricorrenza
Nel 2024 l’Ospedale Infermi di Rimini ha compiuto 50 anni. È infatti del giugno 1974
l’inaugurazione e la visita delle autorità, guidata dall’allora sindaco Nicola
Pagliarani, e il trasferimento delle prime Unità Operative dal “vecchio” ospedale
cittadino, situato in pieno centro storico (dagli inizi dell’800 ubicato nell’ex Collegio
dei Padri Gesuiti, oggi sede del Museo della Città intitolato a Luigi Tonini), alla
nuova struttura, ora denominata “monoblocco”, realizzata in via Settembrini.
Lo sviluppo dell’ospedale di Rimini ha visto, nel corso dei decenni, ampliamenti
strutturali ed evoluzioni strategiche e organizzative, mantenendo la funzione di
riferimento provinciale per la gestione della casistica di media e alta complessità. Il
disegno aziendale della Ausl della Romagna lo vede altresì centro di riferimento per
le quattro province romagnole per l’area materno infantile, accogliendo unità
operative uniche in Ausl, quali la degenza della Psicopatologia dell’infanzia e
dell’adolescenza, la Chirurgia Pediatrica, l’Oncoematologia Pediatrica e una
Terapia Intensiva Neonatale che accoglie neonati di qualsiasi peso alla nascita.
Da sistema ospedalocentrico, il servizio sanitario pubblico sta ampliando la visuale,
potenziando i servizi territoriali e di prossimità, avvicinandosi quanto più possibile e,
sempre più spesso, entrando nelle case dei pazienti. Viceversa l’ospedale si è
aperto alla comunità, promuovendo la continuità dei percorsi e rinnovando il
contratto di fiducia con i cittadini. In altre parole l’ospedale è un pilastro
fondamentale della città, incarnando valori essenziali come cura, supporto e
progresso.
In tal senso quella del mezzo secolo di vita è una ricorrenza significativa, che
merita di essere adeguatamente celebrata. Pertanto la direzione del presidio
ospedaliero ha deciso di organizzare due eventi all’insegna della condivisione, per
riconoscere il contributo dell’ospedale nella storia della comunità e sottolineare i
traguardi raggiunti in cinque decenni di servizio e la tradizione ereditata e
sviluppata.
Domenica 1 dicembre, alle ore 10.30, al Teatro Galli di Rimini è in programma
la cerimonia istituzionale , aperta a tutta la cittadinanza, condotta da Simona
Mulazzani (direttore di Icaro Tv) con presentazioni, interviste e testimonianze di Via De Gasperi, 8 – 48121 Ravenna (RA)
www.auslromagna.it
professionisti che hanno vissuto la storia dell’ospedale, intermezzi musicali dal vivo
di Stefano Serafini ed Emanuele Filanti e con letture di Nicoletta Fabbri.
E’ possibile prenotare la propria partecipazione all’evento al Teatro Galli a questo
link:
1974-2024 50° Anniversario Ospedale “Infermi” di Rimini
Il secondo appuntamento sarà una cena a buffet con musica al ristorante
Frontemare di Rimini (Viale Principe di Piemonte 30, a Miramare) lunedì
2 dicembre, dalle ore 20, riservata in questo caso agli operatori e
professionisti dell’azienda, a sponsor e donatori e ai volontari impegnati
in ospedale.
“Celebrare i 50 anni dell’ospedale della nostra città è importante per tutta una serie
di ragioni – sottolinea Francesca Raggi, direttore Medico del Presidio
Ospedaliero Rimini-Santarcangelo-Novafeltria – perché in primis fornisce servizi
medici e cure ai cittadini, contribuendo al benessere della comunità, poi è un punto
di riferimento per situazioni critiche e di emergenza, garantendo un intervento
rapido. Al contempo ospita programmi di formazione per medici e personale
sanitario, andando a costituire un centro di ricerca per nuove cure e trattamenti,
genera posti di lavoro, contribuendo all’economia locale e creando opportunità
professionali. E anche dal punto di vista simbolico individua un luogo di speranza e
recupero, dove le persone possono trovare aiuto nei momenti difficili. In tal senso
rappresenta pure un legame di solidarietà, in quanto luogo dove si condividono
esperienze di vulnerabilità e cura. Dimostra il livello di civiltà urbana: la presenza di
un ospedale è spesso vista come un indicatore di sviluppo e progresso sociale,
riflettendo l’impegno della città per il benessere dei suoi abitanti. Simboleggia l’idea
che la salute è un diritto per tutti, sottolineando l’importanza di un sistema sanitario
accessibile e inclusivo”.
La doppia iniziativa in occasione del compleanno ha anche altri significati, non
meno rilevanti. “Valorizza i servizi sanitari e permette di riflettere su come
l’ospedale abbia evoluto la qualità delle cure, evidenziando progressi e innovazioni.
È una restituzione di gratitudine: un’opportunità per celebrare e ringraziare il
personale medico e paramedico che ha lavorato instancabilmente per il benessere
della comunità. Inoltre sensibilizza alla consapevolezza della salute, promuovendo
la prevenzione e incoraggiando a prendersi cura della propria salute. E rafforzando
il legame tra cittadini e istituzioni rappresenta un momento di unione della
comunità, coinvolgendola nella pianificazione futura così da rinnovare l’impegno
per il futuro, verso il miglioramento continuo dei servizi sanitari. Poi è celebrazione
della vita, perché ogni anno di attività è legato a storie di vita, guarigioni ed
esperienze significative che meritano di essere evidenziate. In sostanza, questa
celebrazione non è solo un riconoscimento del nostro passato – conclude
Francesca Raggi – ma anche un’opportunità per costruire un futuro migliore per la salute della comunità”.