Rimini, gli angeli del verde pubblico grazie alle giardiniere civiche e ai Civivo.
Recuperare i semi, far rinascere le piante che sembrano appassite, rimettere in circolo le gemme, moltiplicare i bulbi, interrare una pianta per disseminarne altre dieci in nuovi spazi verdi della città. Piazzale Vannoni diventa una delle aiuole ‘madri’ di nuove piante che vanno a colonizzare altri luoghi pubblici grazie al sapiente lavoro di recupero e rimessa in circolo del patrimonio di fiori e piante della città messo ‘in campo’ dalle “giardiniere civiche”, coloro che si occupano di rigenerazione di beni comuni urbani, cura del verde, partecipazione civica, grazie alla collaborazione con i gruppi Civivo, cittadini e il Comune di Rimini.
Un lavoro che dura tutto l’anno, ma che arriva sotto gli occhi di tutti alle porte della primavera, quando i frutti e i fiori di quel lungo impegno vengono alla luce, facendo emergere dalla terra i risultati di quella sapienza e arte del recupero che, da una sola pianta, consente di moltiplicarne tante altre, per poter proseguire quel lavoro di disseminazione virtuosa da uno spazio pubblico a un altro.
Proprio come è accaduto lo scorso weekend in piazzale Vannoni, un’oasi di anno in anno sempre più verde proprio grazie al lavoro di squadra tra Civivo, giardiniere civiche e cittadini, che è stato il ‘laboratorio botanico’ dal quale si è tratta la linfa per vestire di verde la piazza della Balena di San Giuliano Mare. Proprio da Piazzale Vannoni, infatti sono stati raccolte le piante, frutto di quattro anni di lavoro, che poi sabato mattina sono state ripiantate nelle vasche allestite nello spazio verde attorno alla Balena di San Giuliano Mare, con il contributo del Civivo Bee di Borgo Marina.
Si tratta di iniziative finalizzate al recupero e valorizzazione del patrimonio verde e anche di promozione delle conoscenze e buone pratiche per l’utilizzo del verde per lo sviluppo quanto più spontaneo della fioritura, promuovendo al contempo la partecipazione da parte di cittadini e associazioni senza scopo di lucro, che mettono al servizio della loro comunità tempo e competenze specifiche con passione e grande senso civico.
Un progetto che nasce sulla scorta del “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione di Rimini per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”, dall’esperienza ormai consolidata dei gruppi “Civivo” e da “AdottiAmo Rimini”, su proposta di Emanuela Angelini Larghetti e di Michela Ghigi, due cittadine che già da anni partecipano ai Civivo nella cura del verde, non solo attraverso la manutenzione di aiuole e spazi verdi, ma anche tramite la progettazione vera e propria attraverso l’utilizzo di fiori e piante.
Un processo nato sia dal basso – da cittadini volontari che vivono e curano ogni centimetro di terra – sia dall’alto, dallo studio attento di paesaggisti e landscape designer: mani che parlano lingue diverse ma che hanno guardato nella stessa direzione e che, messe nella terra, hanno dato vita ad una città sempre più verde, sostenibile, condivisa.
I volontari del gruppo Bee Borgo Marina, nato nel novembre scorso, avevano già dato prova della loro attenzione per il verde pubblico mettendo a dimora a fine anno, insieme ai ragazzi ospiti del CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) della Cooperativa Giovanni XXIII, le piante nella vasca delle mura federiciane di Corso Giovanni XXIII, avvalendosi della consulenza delle Giardiniere Civiche e promuove iniziative per la cura e la valorizzazione del verde urbano, contribuendo a creare un legame tra le persone e il territorio.