Pesaro. La Tassa rifiuti 2025 non aumenta più.
«Annullato l’aumento della TARI del 5,6% previsto per il 2025. A Pesaro sarà pari a “0” sia per le utenze domestiche che non domestiche». A dare la notizia che blocca la spesa delle famiglie della città sono il sindaco Andrea Biancani e l’assessore al Bilancio Riccardo Pozzi che questa mattina hanno presentato la doppia azione messa in campo dall’amministrazione comunale per contrastare gli aumenti già previsti; azione che sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio comunale del 28 aprile.
«È una buona notizia che diamo a tutti i pesaresi che vivono nella propria casa, che sono in affitto e per tutte le attività economiche della città: non avranno l’aumento della TARI, in quanto siamo riusciti ad azzerare l’incremento già previsto» spiega il sindaco Biancani che continua: «Nella prossima seduta, proporremo al Consiglio comunale, a cui spetta l’ultima parola, di azzerare completamente l’aumento, già previsto, della TARI che indicava, per il 2025, un +5,6% della tariffa. Riusciamo a farlo dopo un percorso tecnico-politico che abbiamo avviato sin da quando ci siamo insediati e che ha portato l’Amministrazione a compiere due scelte in particolare: da una parte abbiamo aumentato i controlli, riducendo così l’evasione fiscale e aumentando la platea dei contribuenti; dall’altra abbiamo adeguato le tariffe, per i soggetti che hanno la seconda casa “vuota”, a quella applicata dalle principali città della nostra provincia e non solo».
Gli aumenti previsti, citati dal primo cittadino, erano stati comunicati nella delibera del PEF, il Piano Economico Finanziario, votata ad aprile 2024 dal Consiglio comunale di Pesaro, così come dagli altri comuni marchigiani. Con la stessa il Comune recepiva gli aumenti dati dall’Ata su indicazione di Arera (autorità che valida, approva e trasmette agli enti locali il costo della gestione del servizio rifiuti) che erano per il 2024 e per il 2025 del +5,6% per tutti i Comuni della provincia. «Già lo scorso anno, tramite il lavoro di accertamento svolto dagli uffici contro l’evasione fiscale, eravamo riusciti a ridurre l’aumento, per Pesaro, portandolo al 4% – ricorda Pozzi -. Oggi siamo ancor più soddisfatti di presentare questa operazione che ci consente di azzerare gli aumenti della TARI tra le imposte più sgradite dai cittadini» dice Pozzi che approfondisce la seconda leva su cui ha agito il Comune, «Un’azione innovativa, che va nella direzione delle Politiche per la casa: modificheremo il Regolamento comunale della TARI portando la tariffazione di chi ha una seconda casa sfitta o allocata con affitti brevi (che non risultano quindi con un residente), al pari di altre città marchigiane».
Una doppia azione che, dicono Biancani e Pozzi, «da una parte ci permetterà di portare a “0” l’incremento originariamente previsto per le utenze domestiche (i privati cittadini) e non domestiche (attività economiche come bar, ristoranti, hotel, etc); dall’altra consentirà, in maniera indiretta, di sanare le situazioni dubbie favorendo i proprietari a scegliere di immettere nel mercato degli affitti a lungo termine (vale sia per chi affitta a libero mercato sia per chi affitta con canone concordato, ndr) gli appartamenti presenti città» spiegano sindaco e assessore.
«A Pesaro sono circa 7mila le abitazioni che risultano vuote, libere, sfitte per motivazioni diverse – aggiungono -. Un numero che comprende le case destinate ad alloggi turistici e a locazioni temporanee, così come quelle che i proprietari hanno scelto di lasciare fuori dal mercato degli affitti, diminuendo di conseguenza le possibilità di dare risposte importanti sul tema dell’abitare che, anche nella nostra città, è molto sentito».
Una volta che il Consiglio comunale si sarà espresso sull’operazione, approvando la modifica al Regolamento, inizierà la fase di bollettazione; il cedolino arriverà nelle case e nelle attività, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno con la tariffa “ad aumento 0” che sarà possibile pagare con le ormai consuete modalità: in un’unica soluzione o in 4 rate (con scadenza il 16 giugno, 16 agosto, 16 ottobre e 16 dicembre).