di Silvia Marcolini e Gabriele Paci
Odoardo ‘Edo’ Conti, staffetta partigiana, imprenditore, segretario PCI Cattolica, segretario provinciale SPI
CGIL Rimini, appassionato melomane e tanto altro, è momentaneamente ‘risalito in montagna’ domenica
13 aprile 2025. Un ritratto e un ricordo, anche attraverso le sue parole
“La notte che non ha mattino si avvicina”.
Così scrive in uno dei suoi libri Edoardo ‘Edo’ Conti, Odoardo
all’anagrafe per un errore di trascrizione. Quella notte è arrivata la mattina di domenica 13 aprile 2025. Edo
ha chiuso i suoi occhi, sempre aperti sul mondo che ha vissuto nei suoi novantacinque anni. Continuerà a
guardarlo da altrove.
Nasce a Cattolica il 29 novembre 1928, ragazzo vivace e intelligente, crescendo in una famiglia di socialisti
e cattolici, come spesso accadeva all’epoca. Nel 1911, durante uno sciopero dei braccianti, i manifestanti
tentano di boicottare le trebbiatrici guidate dai mezzadri. Il nonno Edoardo, da cui prenderà il nome, stende
i suoi quattro figli, compreso il padre di Edo, il piccolo Alfredo ‘Fidin’ di otto anni, davanti alle trebbiatrici.
Un ramo della famiglia, dunque, è socialista e l’altro cattolico, pure con zii preti e suore.
Dal 1938 con un decreto regio che proibisce di fissare le sintonie sulle stazioni estere, nel Paese cominciano
a fioccare arresti e condanne sempre più pesanti ai trasgressori, e qualche delatore ha sicuramente buone
orecchie. Queste cose Edo le sa. Compra infatti il suo primo giornale tre mesi dopo, a nove anni il 10
febbraio 1939, giorno della morte di papa Pio XI. Durante la Guerra il quattordicenne ribelle Edo, giunto a
un compromesso con il padre, porta la radio nella soffitta di casa e, soprattutto la sera, sale lassù, al buio,
per ascoltare musica, ma soprattutto Radio Londra e Radio Mosca. Che gli fanno sognare il mondo fuori, un
mondo diverso. Si reca spesso nella Fabbrica del ghiaccio di Giuseppe Ricci per giocare a carte o
chiacchierare un po’ con suo figlio Lando e altri ragazzi. Ricci, ma Edo ancora non sa che è addirittura
comandante partigiano di Cattolica e Alta Valconca, un giorno sente Edo dire a Lando una frase ascoltata
alla radio sere prima, qualcosa come “Fai come la gatta che ha fatto i gattini ciechi?”. Ricci capisce subito
che Edo ascolta Radio Londra e, amico da sempre della sua famiglia socialista e conoscendolo bene, lo
prende da parte e lo recluta. “Tu che hai buona memoria continua ad ascoltare, non scrivere mai niente ma
riferiscimi tutto. Sopra tutto non dire niente a nessun altro”. Edo si sente importante per questo incarico
segreto, e lo esegue. In seguito si ritrova con Lando a pulire fucili per la Resistenza in un pozzetto della
ghiacciaia e riceve anche altri incarichi, come consegnare lettere e messaggi facendo da tramite fra Ricci e i
sacerdoti Don Pio di Cattolica e Don Armando Paci di Fanano, che ebbe un ruolo rilevantissimo nella
Resistenza locale e internazionale. Don Paci, infatti, così come in tutta Italia molti altri sacerdoti (basti
ricordare la figura di Don Pietro Pappagallo a Roma, ricordato anche nel film ‘Roma città aperta’ di Roberto
Rossellini) aiutò la fuoriuscita di numerosi cittadini e ricercati, in particolare ebrei.
Inoltre, poiché la sorella del suo amico Sandro Borghesi è fidanzata con un ufficiale tedesco che ne
frequenta la casa, Edo comincia ad esservi più assiduo, d’accordo con Ricci, per riferire le importanti
conversazioni che ascolta mentre si intrattiene con Sandro o che l’amico stesso gli rivela. “
Ricordo che era
una giornata un po’ piovosa, ogni tanto smetteva e nel tragitto che abbiamo fatto a piedi, lui mi spiegava
tutte le cose del Fronte e che i tedeschi stavano sperimentando nuove armi”.
Un gioco molto pericoloso per Edo, che potrebbe essere facilmente scoperto. Con gli stessi intenti,
frequenta spesso la casa di un suo compagno di scuola, figlio del Podestà, apprendendo così
incidentalmente altre informazioni utili alla Resistenza.
Nell’immediato dopoguerra Ricci diviene Sindaco di Cattolica e nel 1946 viene eletto all’Assemblea
Costituente nelle liste del PCI, il Partito Comunista Italiano. Per i numerosi impegni a Cattolica, e poi fra
Cattolica e Roma, Ricci vuole Edo sempre per sé e con sé: “Degli altri non mi fido”.
Finiti gli studi, lavora come cassiere nella macelleria del padre, continuando a svolgere intanto la sua
funzione di segretario personale e uomo di fiducia di Giuseppe Ricci. Iscritto al PCI dal 1945, Odoardo ‘Edo’
Conti diventa, sempre a Cattolica, Segretario di Sezione, prima della Gramsci e poi della Grieco. Lo rimane
sino al 1960, quando a Roma straccia la propria tessera di Partito in faccia al Segretario nazionale Palmiro
Togliatti, il mitico ‘Ercole Ercoli’ del periodo fascista. Per tutti, ‘il Migliore’. Edo denunciava un fatto di
corruzione politica avvenuto a Cattolica, Togliatti lo minimizzava, anteponendo il successo elettorale
ottenuto in zona, al fattaccio commesso da un iscritto. Edo no.
Intanto il 1950 ha già segnato una ulteriore svolta nella crescita politica e civile di Edo, che nell’agosto di
quell’anno conosce Walter Audisio, il ‘Colonnello Valerio’ delle Brigate Garibaldi nel Corpo Volontari della
Libertà in stretti rapporti con Giuseppe Ricci, che lo ospita a Cattolica. Edo, ammesso da Ricci nel piccolo
gruppo dei partigiani riuniti in una stanza della trattoria sul porto canale, ascolta dal Colonnello Valerio il
suo racconto delle ultime ore di Benito Mussolini. Questo, nel contesto di alcune interessanti riflessioni di
Audisio sullo sbarco in Sicilia del 1943, e del come e perché da quel momento in avanti la politica italiana
venisse secondo lui volutamente e scientificamente controllata da alcune delle Potenze straniere che
avevano liberato il Paese dai nazifascisti. Da questo momento Edo inizia a sviluppare un pensiero
fortemente critico, volto a guardare i fatti con maggiore cognizione, libero da ogni costrizione di pensiero.
Allo stesso tempo coltiva la concretezza del suo stare nella società, attraverso i tanti incarichi e lavori,
ottenuti e ben svolti. Fra i compiti che gli assegnava Ricci, c’erano le ‘Riunioni delle donne’, con letture
condivise di riviste e romanzi, o gli incontri con i marinai, per parlare dei loro problemi, sentirne i bisogni e
riportarli al Sindaco.
Dopo la sua espulsione dal PCI del 1960, diventa Presidente della Cooperativa dei macellai della Valconca
complessivamente per dieci anni, attraverso due elezioni. Rientra nel Partito nel 1971, divenendo quindi
nuovamente segretario della sezione Gramsci per due mandati.
Nel 1979 lo chiamano come funzionario alla Camera del Lavoro, accetta ma dimettendosi da segretario di
Sezione per incompatibilità. L’esperienza in CGIL, durata per tutti gli anni ottanta e novanta, lo vede
responsabile dello SPI CGIL, il Sindacato dei pensionati, di Cattolica e del Territorio di Rimini. Nonché
redattore del periodico collegato. Nei suoi articoli si trovano appassionate analisi del contesto politico,
scrivendo in particolare di energia atomica, ambiente, riforme del lavoro, diritti salariali. Scrive un inedito
‘Diario di un Segretario di Sezione’.
In occasione dei festeggiamenti per gli ottanta anni dalla Liberazione dal fascismo e dal nazismo, il 25 Aprile
2025, l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) gli conferisce l’attestato di Patriota. Edo non ha
aspettato la consegna questo desiderato riconoscimento, che lo rende orgoglioso di tutta una vita, e solo
dodici giorni prima, il 13 Aprile 2025, è andato a raggiungere i suoi compagni di tante lotte sociali e
politiche.
Continua a dare tutto il meglio di sé anche quando, a metà degli anni ottanta, si batte per la cultura nella
sua città, perché è propositivo e molto attivo nei numerosi eventi culturali organizzati dal Comune di
Cattolica, anche in accordo con i rappresentanti
delle categorie economiche della Città. Dai primi anni
novanta è il referente del Comune, sindaco Gianfranco Micucci, per l’organizzazione di Eventi musicali, in
particolar modo della Lirica, che hanno un notevole successo soprattutto fra i turisti stranieri. Molte
Agenzie turistiche estere, organizzano e prenotano vacanze in base al calendario degli eventi lirici in
programma durante la Stagione.