Rimini, è morto lo storico Angelo Turchini; ammalato da tempo di una malattia degenerativa, aveva 77 anni. Pochi giorni fa aveva regalato la sua libreria alla biblioteca Malatestiana di Cesena. Un piccolo smacco a Rimini? Forse sì, aveva raccontato il lascito in un’intervista nella quale non era stato tenero con la città.
Nei suoi lavori (decine di libri) ha affrontato l’età contemporanea (il fascismo, l’antifascismo e la Resistenza) e la la storia del Riminese: i Malatesta, Sigismondo Pandolfo, Castel Sismondo, il Tempio Malatestiano…. Prolifico, carattere complesso, i suoi lavori facevano storcere il naso per le troppe imprecisioni. Nelle 12 pagine dell’inventario di Isotta, moglie di Sigismondo, sono stati contati circa 600 imprecisioni. Stessa cosa nell’immenso lavoro sul Tempio Malatestiano.
Ha mosso i primi passi accademici nel 1976, all’Università Cattolica di Milano dal 1976; nel 1989 diventa associato di Storia moderna a Milano e Brescia.
Già direttore dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini (dal 2010 al 2016), nel 2011 ha pubblicato “La nostra storia. Quarant’anni 1971-2011”.
Il ricordo di Emma Petitti.
Dice il consigliere regionale: “Ci ha colto di sorpresa la tua morte, anche se sapevamo le difficoltà degli ultimi mesi.
Mente critica, attenta, studioso rigoroso.
Ricordo che il tuo pensiero costante, negli ultimi – non facili – mesi, è stato quello di salvare la tua biblioteca e il tuo archivio; ci sei riuscito.
Ci siamo confrontati spesso su Rimini, la sua storia certo, ma anche l’attualità, la politica, la cultura. Sono contenta che da una di queste sia maturata la scelta mia di sostenere, attraverso l’istituzione regionale, uno dei tuoi ultimi studi, rivolti alla Romagna nel cinquecento.
Ti ricorderemo con amicizia e affetto. Un abbraccio ai tuoi cari e a chi ti ha voluto bene”.