Green Festival San Marino Montefeltro, a Cattolica per la Bandiera blu.
Per la rete di relazioni tessuta negli anni è spesso invitato a partecipare a eventi dei comuni limitrofi dove si celebrano iniziative che hanno a che fare con ambiente e sostenibilità. E così è stato martedì scorso per la Bandiera Blu che Cattolica si è aggiudicata per il 2025, un riconoscimento prestigioso di cui andare fieri elargito da parte della Fee, Fondazione per l’Educazione Ambientale.
“Dietro a una Bandiera blu o a qualsiasi risultato di prestigio in ambito pubblico – ambientale, vi è il lavoro di squadra dell’amministrazione e della città. Questo il messaggio che mi porto dalla conferenza stampa di ieri a Cattolica” – dice Gabriele Geminiani patron del festival che solo il giorno prima era al tavolo della conferenza stampa a San Marino dove si presentava la campagna contro lo spreco dell’acqua domestica, da un concept ideato e proposto dallo stesso festival.
A consegnare la Bandiera blu nelle mani della sindaca Franca Foronchi è stato il presidente della Fee Italia Claudio Mazza, con il quale Geminiani ha avuto modo di intrattenersi durante l’aperitivo, presentando se stesso e il lavoro che il Green Festival San Marino Montefeltro ha svolto nei suoi oltre 7 anni di attività.
“A Mazza così come alla sindaca Franca Foronchi e agli assessori per Cultura e Istruzione Federico Vaccarini e all’Ambiente Alessandro Uguccioni, ho potuto presentare ‘GUARDIANI DEL MARE. Dalle reti dei pescatori alle reti digitali e scolastiche’. Pescatori, bagnini, albergatori e cittadini insieme contro le plastiche in mare. Un progetto che dopo Rimini e Pesaro vorrebbe approdare sul palcoscenico cattolichino, anche in virtù delle passate collaborazioni e delle relazioni amichevoli mantenute con dirigenti e operatori di didattica laboratoriale della città”.
Un altro passaggio saliente è stato quello in cui si parlava della qualità dell’acqua lungo la costa e della lotta contro la plastica e le microplastiche in mare. In questo contesto è stato sottolineato come costa ed entroterra siano un unico macro ecosistema intimamente connesso, e che la qualità del nostro mare sia strettamente collegata alla gestione del territorio. Per cui “serve dialogo, servono relazioni, con visioni e operatività condivise fra tutte le parti in causa, guardando il fiume come un elemento vitale che lungo il suo corso fino al mare unisce le comunità”, conclude Geminiani.