di Marcello Battarra
– “Vorrei essere conosciuto come l’uomo delle 70 vendemmie. Ho iniziato a 14 anni al primo anno di Agraria. Il vino è un somministratore di emozioni. Agisce sulla mente, sul pensiero e sul carattere”. Alessandro (Sandro per tutti) ha scritto la sua autobiografia; una narrazione piacevole, ironica ed originale. Leggi l’indice ed è già un viaggio nella bellezza della mente: “Le difficoltà affinano l’anima”, “Credere in se stessi a volte è una lotta, per me è stato anche un obiettivo da raggiungere”. “Non si smette mai di imparare e nel mio caso anche di insegnare”, “Come Garibaldi è andato a Caprera, io sono andato in cantina”, “La cosa più preziosa della mia vita: i miei due figli”, “Una lunga storia d’amore che dura da sette secoli”, “La mia vita una ricerca continua di emozioni da vivere”. Affabulatore di classe, passare il tempo col professor Bacchini (ha insegnato alle superiori) è un piacere. Una: “Il creato non ha mai creato il creatore; esiste sempre un demiurgo”. Altra sua caratteristica: la generosità. Insomma, quando il bene ti ritorna.
– Non poteva essere migliore la serata del 10 luglio organizzata da Sandro Bacchini, titolare con il fratello Leo della Tenuta del Monsignore (oltre 100 ettari, 82 a vigneti e 20 ad ulivi) per la presentazione del suo secondo libro: “I Seminatori e la Luna Piena”. Sottotitolo: “Le mie settanta vendemmie”.
Serata all’aperto ai primi di luglio in una cornice (il parco) suggestiva e curatissima, segno della attenzione che Sandro mette in ogni sua iniziativa. Mi permetto un tono confidenziale per la familiarità e la lunga conoscenza che abbiamo, caratteristica che è patrimonio di tutta l’azienda, dove le porte sono aperte per tutti indipendentemente dall’acquisto dei prodotti della tenuta; lo conferma la grande partecipazione alla presentazione del libro, quasi trecento persone, con molte giovani ragazze e ragazzi venuti ad ascoltare un apprendista scrittore.
Tanti i momenti divertenti grazie ai numerosissimi aneddoti e percorsi di vita raccontati con leggerezza e ironia dal Nostro Scrittore, pezzi di vita sollecitati da una brava conduttrice. Un libro, i seminatori e la luna piena, di una leggibilità e chiarezza eccezionali, anche quando vengono affrontate situazioni o episodi che richiedono attenta riflessione.
Dai 14 capitoli e dalle risposte alle domande dell’intervistatrice si comprende il desiderio di dare continuità’ alla famiglia Bacchini, azienda le cui radici hanno secoli di storia.
Questa sua volontà, condivisa dalla figlia Nicoletta il cui fratello, Francesco, è prematuramente scomparso, sta dando a Sandro grande vitalità, nonostante la tenera età, nell’aiutare il percorso di crescita della figlia. È imperativo guardare avanti per non disperdere un patrimonio di eccellenze e cultura che la Tenuta del Monsignore rappresenta nel territorio; lo dimostra anche la targa di merito che la sindaca di San Giovanni in Marignano, Michela Bertuccioli, con tutta la giunta ha consegnato, nella serata a Sandro Bacchini.
Oltre hai numerosi aneddoti, estrapolati dal libro tra le divagazioni di Sandro, tipiche del suo carattere istrionico, mi piace ricordare che in apertura della serata come si è arrabbiato con la Luna (piena) perché la scelta del 10 luglio non è stata casuale, e si è presentata velata dalle nubi quindi non visibile, nel suo pieno splendore. E’ però comparsa verso la fine della serata come segno di gradimento del libro presentato. Un’altra chicca della serata è stata la presenza di una fantastica mezzo soprano, Daniela Bertozzi.
Una splendida serata e un libro che non dovete perdere.
Mi permetto una divagazione: se Sandro Bacchini non avesse scelto la strada dei vini sarebbe stato un ottimo Cardinale.
