SAN CLEMENTE
Neanche averlo fatto apposta. La sera del 21 dicembre nel corso dell´approvazione della Variante al piano particolareggiato zona Casarola, una delle delibere più importanti della legislatura che avrebbe consentito l´ampliamento della Mec3, qualcosa è andato davvero storto.
Dopo che il sindaco Cristian D´Andrea aveva già dato fuoco alle polveri e ordinato all´artiglieria della propria maggioranza di puntare dritto all´obiettivo, qualcosa non sembra essere andato proprio come desiderato.
Il consigliere Marco Vescovelli, unico componente dell´opposizione nel corso del singolare consiglio, aveva per un attimo fatto calare il gelo in aula, sventolando alcuni documenti che erano in un attimo riusciti a creare grande sgomento nel parlamentino sanclementese.
Ebbene, Vescovelli aveva reso noto ai presenti che le sue osservazioni alla variante presentate al protocollo nel luglio del 2011 non erano state inserite nella delibera.
Il sorriso baldanzoso e fiero del sindaco è diventato in un attimo sardonico e maggioranza e tecnici comunali hanno dovuto provvedere, scappando ai piani superiori del comune, a verificare la bontà dei documenti presentati.
Dopo una attenta verifica, è stato decretato che i documenti erano stati regolarmente presentati al protocollo e, quindi, il voto della delibera la sera del 21, priva delle osservazioni, avrebbe potuto creare seri problemi di legittimità. Nella sostanza l´iter conclusivo delle autorizzazioni per un piano di sviluppo aziendale del valore di milioni di euro si è bloccato per la perdita di documenti al protocollo!
Si è poi appurato che le osservazioni presentate erano inerenti alla valutazione di impatto ambientale, meglio nota in quel burocratese tanto caro al consigliere Vescovelli, con l´acronimo di Vas.
Il danno ormai era stato fatto e il sindaco, ai limiti da essere colto da un attacco apoplettico, ha dovuto rinviare seduta stante la votazione della cosiddetta variante Mec 3. L’indomani del consiglio, la stampa locale sottolineava in coro che il sindaco avrebbe mangiato a Natale un “panettone indigesto”.
Il 28 dicembre, con la convocazione di un consiglio in tempi brevissimi e ad hoc, la variante Mec 3 è stata poi regolarmente approvata.
L´onta dell´errore precedente non è stata certo però lavata.
L´approvazione della variante di sviluppo industriale in due diversi incontri successivi, più che l´elegante e solenne confronto delle varie parti politiche di San Clemente è sembrata ai più uno sgangherato scontro tra pugili suonati, evidentemente fuori forma.
c. c.