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Rimini. Tre milioni di euro per “DesTEENazione – Desideri in azione”

Redazione di Redazione
14 Ottobre 2025
in Attualità, Rimini
Tempo di lettura : 5 minuti necessari
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Kristian Gianfreda

Kristian Gianfreda

Rimini. Tre milioni di euro per “DesTEENazione – Desideri in azione”.

Dall’ala moderna del Museo alle sue diramazioni nelle aree più periferiche, un grande progetto che comprende cultura, sociale e politiche giovanili

 

E’ l’obiettivo principale già indicato nel dossier di ‘Rimini, Capitale della cultura 2026’ e cioè fare della città un grande spazio aperto alle idee, alla residenza, al lavoro e alla creatività dei giovani. Un investimento sul futuro della comunità che ora trova il trampolino di lancio nell’ammissione del progetto innovativo riminese a un consistente finanziamento attraverso risorse statali nell’ambito del programma “DesTEENazione – Desideri in azione” promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il Comune di Rimini, in qualità di ente capofila del Distretto Socio-Sanitario, ha ottenuto uno stanziamento di oltre 3 milioni di euro dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la realizzazione di un distretto per i giovani che metta al centro il benessere e gli obiettivi di vita di una significativa platea potenziale di persone: 17.335 ragazzi nella fascia di età 11-18 e 8.708 tra i 18 e i 21 anni residenti nell’Ambito Territoriale Sociale di Rimini, che comprende il Comune capoluogo, Bellaria-Igea Marina e i comuni dell’Unione Valmarecchia. Secondo il rapporto dell’Osservatorio economico sociale della Camera di Commercio della Romagna, tra giovani tra i 15 e i 29 anni della Provincia di Rimini, la percentuale dei NEET (dei ragazzi e delle ragazze che non studiano, non lavorano e non stanno seguendo corsi di formazione di alcun tipo), nel 2022, era pari al 14,0%, migliore rispetto al dato nazionale (19,0%). Il tasso di disoccupazione giovanile (15-34 anni) è dell’11,3% quindi più basso di quello nazionale (14,4%).

Si tratta dunque di un ‘palinsesto’ articolato e che coinvolge una parte importante del territorio provinciale che si snoderà attraverso azioni ‘fisiche’ di riqualificazioni di luoghi, capaci di avviare e promuovere percorsi di relazione, attività e partecipazione giovanile diffuse. L’idea di fondo appunto è quella di fare di Rimini uno spazio urbano e virtuale accogliente in cui massima è la fiducia e il sostegno alla creatività. Si individuano nella cultura e nella socialità le due leve in grado di assorbire le criticità della fascia d’età oggetto di ‘DesTEENazione’ e contemporaneamente creare le condizioni, il contesto comunitario affinché nessuna delle potenzialità giovanili venga perduta.

 

L’hub Cultura e le sue diramazioni

Il cuore del progetto sarà uno spazio multifunzionale collocato al piano terra del Museo della Città, nell’ala moderna che si affaccia sul giardino, spazio all’aperto che avrà un ruolo strategico nella progettazione e valorizzazione del potenziale di ragazze e ragazzi. L’area, che include oltre 300 metri quadrati di spazi interni e l’area esterna di 280 metri quadrati, sarà completamente ristrutturata e allestita. Di qui partiranno idealmente le direttrici principali del programma, che si snodano lungo sette linee di interventi. I lavori, che verranno avviati entro i primi 10 mesi dall’avvio del progetto, trasformeranno questi ambienti in un luogo pensato con e per i ragazzi, dove cultura, aggregazione, creatività, orientamento e supporto psicologico si intrecceranno in un’offerta articolata e innovativa. Un’offerta che, nelle intenzioni, dal centro si rivolgerà anche alle aree più esterne e periferiche, in una rete e un dialogo attivo fatto di attività specifiche che coinvolgerà i nodi territoriali e il recupero di spazi appositamente dedicati alla promozione della cultura.

Ciò che rende unico il progetto, oltre alla sua piena inclusione di ogni parte del territorio, è la sua natura di laboratorio vivo e aperto, fatto di esperienze concrete di partecipazione, innovazione e crescita, un hub 11/21, luogo fisico e di competenze dove sviluppare un originale modello di protagonismo giovanile che unisce in modo concreto due dimensioni che troppo spesso vengono considerate distanti: il sociale e la cultura.

La particolarità dell’hub individuato presso il Museo della Città è la sua stretta connessione al Laboratorio Aperto Rimini Tiberio dell’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna, che creerà sinergie importanti soprattutto sul fronte delle competenze digitali. Non solo, l’area sarà attigua agli spazi dove sorgerà la nuova Biblioteca per i ragazzi negli spazi dell’ex casa della pace. Il giardino, nella bella stagione, diventerà un ponte tra lo spazio multifunzionale e la comunità esterna ospitando attività di gruppo, eventi pubblici, mostre e iniziative che daranno visibilità ai talenti dei giovani artisti del territorio.

 

Sociale come città: dai problemi alle opportunità

Il progetto, della durata triennale, prevede attività strutturate su più linee di intervento e mira a creare spazi multifunzionali gratuiti in cui i giovani possano sperimentare attività educative, culturali, creative e ricreative. Un elemento distintivo del progetto è il protagonismo giovanile: i ragazzi saranno coinvolti fin dall’inizio nella progettazione e realizzazione dello spazio, sia per quanto riguarda l’allestimento che per i contenuti delle attività. Sarà costituito un Comitato di consultazione e pilotaggio formato da rappresentanti dei giovani, che diventerà interlocutore nelle scelte territoriali e promotore di idee e azioni. Parallelamente, un Comitato di gestione paritetico garantirà la partecipazione attiva dei ragazzi alla vita quotidiana dello spazio. Gli spazi saranno strutturati per ospitare laboratori artistici, educativi e tecnologici, con un team multidisciplinare di educatori, psicologi e assistenti sociali pronti a rispondere ai bisogni emergenti dei ragazzi.

Oltre al coordinamento strategico e tecnico, saranno attivati servizi di aggregazione e accompagnamento socioeducativo. Una particolare attenzione sarà dedicata alla prevenzione dell’abbandono scolastico attraverso laboratori innovativi per aiutare i ragazzi a scoprire i propri talenti, percorsi di orientamento sul mondo del lavoro e sulle nuove professioni, e la sperimentazione della metodologia del “service learning” in collaborazione con gli istituti professionali del territorio, creando un ponte concreto tra scuola e lavoro. Centrale la linea di intervento dedicata al supporto psicologico per ragazzi e genitori. Oltre alle consulenze individuali, saranno organizzati laboratori sull’intelligenza emotiva, percorsi teatrali per lavorare sulle emozioni e sulla gestione delle relazioni, e attività innovative per il contrasto all’isolamento sociale. Particolare attenzione sarà dedicata all’educativa di strada, che permetterà di raggiungere anche i ragazzi che non frequentano contesti strutturati, portando le attività nei luoghi di aggregazione informale e creando connessioni tra questi e lo spazio centralizzato. Per i genitori sono previsti sportelli di consulenza, gruppi di sostegno e incontri tematici sull’adolescenza.

 

Le dichiarazioni dell’Amministrazione comunale

“Questo progetto – commenta l’assessore Kristian Gianfreda – è un passo fondamentale per il nostro territorio, uno spazio nuovo che non sarà solo un luogo fisico, ma un vero e proprio ecosistema di opportunità per i giovani del territorio, dove possano sviluppare le proprie aspirazioni, acquisire competenze, essere ascoltati e diventare protagonisti attivi della comunità. Ringraziamo il Ministero per aver riconosciuto il valore della nostra proposta con un importante finanziamento che ci consentirà di mettere in rete la partecipazione attiva di numerosi partner istituzionali e del terzo settore: l’Azienda USL della Romagna, l’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze dell’Educazione, l’Ufficio Scolastico Provinciale, le scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio, l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, il centro provinciale istruzione adulti e diverse realtà del terzo settore. I servizi dovranno essere avviati entro tre anni dall’inizio del progetto”.

 

“È un risultato che conferma la capacità del nostro territorio di attrarre risorse e di trasformarle in opportunità concrete per i giovani – sottolinea l’assessora Francesca Mattei –. Questo progetto si rivolge a una popolazione che rappresenta il futuro della città e del territorio e che potrà beneficiare di spazi e servizi progettati su misura, non come semplici destinatari di servizi, ma come veri protagonisti e co-progettisti delle politiche a sostegno, offrendo loro strumenti, linguaggi e spazi per esprimersi e crescere. La posizione strategica al piano terra del Museo della Città, con il suo ampio giardino e la vicinanza al Laboratorio Aperto, al Blue lab, crea le condizioni ideali per far dialogare cultura, innovazione digitale e politiche giovanili”

 

“Un elemento che rende davvero speciale questo progetto – commenta l’assessore alla cultura Michele Lari – risiede nella scelta di portarlo all’interno del nostro museo cittadino, uno dei luoghi simbolo della cultura e dell’identità della nostra comunità. Portare i ragazzi dentro il museo non solo come visitatori, ma come protagonisti è un gesto profondamente culturale e civico. Significa dire loro che la cultura non è qualcosa di distante o riservato, ma è un terreno fertile di appartenenza, scoperta e partecipazione, la cultura si apre, si mette in dialogo, diventa un luogo di vita e non solo di esposizione. Negli ultimi anni, la nostra città ha scelto di mettere i giovani al centro delle politiche culturali: lo abbiamo fatto nel dossier di candidatura a Capitale della Cultura, lo stiamo facendo con il Piano Strategico della Cultura, e lo porteremo avanti anche con la futura biblioteca ragazzi nella ex Casa della Pace.

 

 

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