me dell’associazione di quartiere dei Tre Villaggi (Papini, Rachele e Raibano). Nata l’anno scorso con 70 soci, dopo un anno gli affiliati sono diventati 300. E questo non sarebbe assolutamente niente. In 12 mesi si sono contraddistinti per un attivismo vivace. D’estate, tutti i sabati sera, nella pista all’aperto, si balla. Hanno già organizzato due feste di quartiere alle quali hanno partecipato migliaia di persone. La scorsa primavera sono stati 2.000. Mentre in settembre, per il primo anniversario, la kermesse di “Quei de Villag” è durata tre giorni, dal 12 al 14. Ma non è finita, in luglio, hanno messo su una Festa della Trebbiatura (presso l’ex Fornace). Anche questa, naturalmente, con i favori del pubblico.
Il loro Centro si trova in via Arezzo. Sono 200 metri quadrati di spazi. Fuori, oltre alla pista da ballo, hanno due campi per le bocce (costruiti dagli uomini del quartiere con il contributo del Comune).
Presiede Enzo Romagna. Quarantonove anni, sposato, un figlio già grande, è conosciuto per essere stato uno dei grandi animatori del ballo folk romagnolo. Nel suo palmarès titoli nazionali. Dice: “Ho appeso i costumi da ballo al classico chiodo. Mi avanza del tempo, quindi ho deciso di impiegarlo per il quartiere”.
Il 13 ottobre iniziano le attività invernali: corsi di ginnastica dolce (lunedì e mercoledì), ballo, cineforum, incontri dibattiti sul dialetto, rappresentazioni teatrali. Il Centro di quartiere custodisce una biblioteca con 350 libri. E (caso unico in Italia?) non possiede un televisore.
Romagna: “Per le nostre attività abbiamo due piccoli obiettivi: fare un veglione di Natale ed una festa per i giovani il prossimo maggio. E costruire una piazzetta con celletta”.