Riccardo Giacconi, italiano di Genova ed americano di passaporto, ha vinto il Premio Nobel per la fisica 2002. Nello specialissimo albo d’oro, va ad infoltire il territorio americano. Nelle interviste ha detto che ha lasciato l’Italia per l’impossibilità di fare ricerca.
Nella stessa situazione si è trovato un riminese di talento, Daniele Migani, di San Clemente. Ventinove anni oggi, tesi con Antonino Zichichi, nel ’99 venne premiato come miglior fisico giovane d’Italia. Per molto tempo ha lavorato al Cern di Ginevra. Alla testa di una dozzina di colleghi deve dimostrare che se si fa aggrovigliare un’onda su se stessa questa si trasforma in materia. Riesce. Il risultato viene pubblicato sulla “Phisics review”. Ma il giovane scienziato riflette sul suo futuro: “Penso che cosa fare della mia vita. Mi ci sarebbero voluti una decina d’anni per diventare docente. Che il futuro è incerto”.
Daniele Migani molla la ricerca, si iscrive ad un corso per analisti aziendali alla Bocconi. Oggi, è un apprezzato uomo d’impresa.