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Cattolica, 1946. Motopeschereccio “Eppur si muove” – Sardelliera. Tipica “Paranza” di costruzione marchigiana col pizzo di prua, sormontato dal vello ovino “pgnoca”, unica nel suo genere nella flotta sardelliera di Cattolica, di Alfredo e Ferdinando Arlotti “Al Fre”.
Sulla prua si riconosce Ferdinando Arlotti con la figlia Giovanna. Da notare gli occhi della barca, segni apotropaici (per scongiurare i malefici), e non occhi di cubia come spesso erroneamente vengono definiti. Gli occhi di cubia sono invece i fori attraverso cui passavano le cime d’ormeggio e la catena dell’ancora. Di solito questi fori si trovavano proprio sotto i simboli apotropaici (occhi, ecc.). Sulla barca si intravvedono le reti da sarda con la corona di sugheri (“scorz”) appese agli alberi ad asciugare. La vela era dipinta con i seguenti segni:gallone rosso su campo giallo.
(A cura di: Sebastiano Mascilongo e Dorigo Vanzolini)