– La Banca Popolare Valconca si espande: tra pochi mesi aprirà due nuove filiali. Una a San Giuliano Mare, al di sotto della ferrovia (dove vi abitano circa 4.000 persone) ed una a Pesaro Città (in via Giolitti). Così gli sportelli che portano fuori i colori di Morciano diventeranno 21. Nelle intenzioni degli amministratori c’è ancora la volontà di crescere.
“L’apertura degli sportelli – dice Luigi Sartoni, il direttore generale – rappresenta anche il riconoscimento della Banca d’Italia nei nostri confronti”.
Gli sportelli saranno snelli, veloci, composti da due persone, come richiede il nuovo mercato e come indica l’Ufficio studi della Banca d’Italia. L’ingresso a Pesaro ha un significato simbolico importante per l’istituto di credito morcianese, al di là dei numeri. Vuol dire mettere piede in un contesto economico importante, quanto competitivo. Il piano di crescita individua sempre nel Riminese e nel Pesarese le aree.
Il dinamismo della BPV coincide con un primo semestre con tutti i segni positivi rispetto all’anno precedente. La raccolta diretta è stata di 385 milioni di euro, più 20 per cento. Quasi allo stesso livello la crescita degli impieghi (cioè il danaro prestato alla clientela): più 19 per cento. Poderoso balzo in avanti anche per il risultato economico: più 9,7 per cento.
” Nel secondo semestre – afferma Sartoni – avremo l’impatto negativo dovuto alla diminuzione dei tassi d’interesse. Anche se noi speriamo di confermare gli stessi valori a fine anno”.
Attraverso i dati della banca, si chiede al direttore come leggere lo stato dell’economia della provincia: “E’ un fatto positivo per le imprese che il bene più prezioso, il danaro, sia una merce che costi poco. Fattore che rende gli investimenti appetibili. Ma il solo settore dove ci sono forti dinamismi è l’edilizia, che riesce a trainare anche il resto. Gli impieghi vengono utilizzati soprattutto per i mutui prima casa e per le ristrutturazioni alberghiere. E credo che l’edilizia stia entrando in una zona rossa per due ragioni: la sovrapproduzione (sul mercato si immetteranno nuovi edifici) ed i prezzi ben oltre il giusto guadagno. La regola economica generale dice anche che la crescita di un settore non può durare all’infinito”.
“Mentre nel campo delle imprese – riflette Sartoni – si sta vivendo un momento, diciamo, di riflessione, soprattutto per chi esporta, che si deve sobbarcare l’handicap dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro del 30 per cento. In ogni caso la nostra provincia ha un’economia bilanciata e matura per reggere nel tempo”.