– “Il secolo breve”. Per via di guerre e scoperte, così da un prestigioso storico inglese, Erich Hobsbaum, è stato definito il XX secolo. A scorrere le pagine del libro, sembra che il XX secolo della Valconca, rispetto ad oggi, sia roba lontanissima. Ed il senso si “nasconde”, come la perla nel guscio dell’ostrica, tutto nella copertina: una giovane donna, con la maestria di un equilibrista da spettacolo, trasporta sulla testa, appoggiato su un fazzolettone attorcigliato, un’anfora per le scale di una vecchia cascina. Farla vedere ai giovani d’oggi, l’immagine, vale più di mille discorsi.
“Cultura tradizionale nella Valle del Conca, materiali e appunti etnografici tra Romagna e Montefeltro” (Edizioni Amilcare Pizzi, Milano, 124 pagine) è il titolo del 12° libro libro (un autentico tesoro di memoria) che racconta la vita di questa vallata.Vita vera che si scorge attraverso quattro capitoli: “Luoghi, spazi, cultura”, “Lavori, oggetti, segni”, “Parole, suoni, storie”, e “Giorni, riti, feste”.
Scritto dal montefiorese Alessandro Sistri, professore alla falcoltà di Sociologia di Urbino, esperto e consulente di turismo, rappresenta il libro-strenna 2003 della Banca Popolare Valconca. E’ stato presentato al pubblico lo scorso 1 dicembre nella filiale riminese dell’istituto di credito morcianese.
“…esplorare, ricercare, approfondire, divulgare alcuni significativi aspetti del nostro territorio – ha scritto Massimo Lazzarini, il presidente, in una vecchia presentazione -. Così, nel tempo, si è dipanata una collana editoriale apparentemente eterogenea ma legata dal fil rouge dell’amore della nostra terra e alla gente che vi ha dimorato e vi dimora”.
di Claudio Saponi