– “Penso sia un errore imperdonabile cementificare ed artificializzare quel bene e ricchezza collettiva che è la spiaggia”. Questo uno degli interventi più significativi dei contrari, letti nel Forum organizzato sul sito della Piazza. Alcuni bagnini hanno obiettato che ormai sono diversi i clienti che le chiedono, e che la modernizzazione degli stabilimenti balneari passa anche attraverso le piscine.
Le perplessità su questa scelta è diffusa ben oltre il mondo ambientalista, si è fatta largo anche in tanti cittadini, che pur lavorando nel turismo, sono contrari a compromettere il futuro dell’arenile.
Altra preoccupazione è che si possa pensare alla lunga di fare turismo senza mare, dimenticando la battaglia prioritaria, che è quella della salvaguardia e tutela del mare. Infatti, dicono, che senza piscine il turismo può tranquillamente continuare, ma senza mare, cioè con un mare inquinato, il turismo muore.
Infine l’osservazione arguta di chi teme che le piscine possano determinare uno stravolgimento dell’arenile, trasformandolo piano piano in un lungo parco giochi acquatico, diminuendo o addirittura eliminando i servizi tradizionali degli stabilimenti balneari.