– Il sindaco Daniele Imola ha incassato il proprio 25 luglio, il suo però porta la data del 4 agosto. Imola è andato in minoranza su una correzione (in gergo emendamento) ad un ordine del giorno che aveva per oggetto il Palaterme. Con ordine.
Pasquale Schiano, presidente del Consiglio comunale di Riccione, eletto con 280 preferenze, come il sindaco, milita nei Ds. Prima del fatidico Consiglio comunale estivo annuncia ad Imola che presenterà un emendamento sul Palaterme. Imola non obietta: la può presentare. Oggetto della diversa visione è la costruzione del Palaterme a Riccione. Si tratta di un rapporto pubblico-privato, che per realizzarsi deve andare in deroga al Prg (Piano regolatore generale), la legge che gestisce lo sviluppo del territorio. Gli 800 posti del Palaterme andrebbero costruiti da Giorgio Piccioni, titolare delle terme di Riccione, nei pressi dello stabilimento. In cambio della deroga del Prg, il Comune chiede (o Piccioni offre) 40 giornate d’utilizzo da ottobre a maggio ed inoltre paga un affitto di 80 milioni l’anno per 9 anni.
La correzione di Schiano chiede che la struttura possa essere usata dal Comune per 60 giorni e gratis. Con molta sorpresa, oltre alle minoranze, l’emendamento Schiano viene votato anche da 4 consiglieri della maggioranza: Ninfa Renzini, Adriano Prioli, Giorgio Galavotti e Renzo Manaresi.
Il sindaco è costretto a ritirare l’ordine del giorno che ripresenterà al voto del Consiglio comunale l’8 agosto, che “convinto” lo approva.
Sposato, due figli, Schiano ha la passione per il canto. In compagnia porta alla ribalta brani che hanno fatto la storia degli anni ’60 e ’70. Simpatizzante del Pci, la sua prima tessera è stata quella dei Ds. E’ stato, nell’86, il primo ispettore della Croce Rossa di Riccione.
C’è voluto coraggio ad andare contro Imola? “Assolutamente no. Era solo sottolineare una convinzione. Non credevo proprio che potesse provocare tale putiferio. Cosa che mi è molto spiaciuta. Non volevo assolutamente creare tutti questi problemi”.