– Come per Morciano, dove si dà per scontato l’appoggio dei Ds al sindaco Ciotti, anche a Montescudo potrebbe presentarsi una lista di centrosinistra. Da sempre Montescudo è comune tabù per la sinistra, prima sconfitta dalla Dc e nelle ultime tornate elettorali sempre battuta (e di molto) dalla coalizione di Ruggero Gozzi, sindaco che nel 2004 non può più ricandidarsi. Per Gozzi che è uomo di punta della Margherita, sembra addirittura disponibile un posto di assessore provinciale.
L’alchimia elettorale non sarà facile. La lista alternativa a Gozzi, Progressisti per Montescudo, con candidato a sindaco Gabriele Lucchini, ha avuto anche momenti di confronto positivi con Gozzi, data la vicinanza politica a livello provinciale, ma non c’è mai stato un vero e proprio accordo politico. Che succederà quindi? Non è improbabile che si darà continuità alla politica di Gozzi e della sua squadra, con qualche innesto di esponenti di sinistra, aprendo la possibilità di governo alla sinistra montescudese, che mai era entrata prima nella stanza dei bottoni.
I numeri della sinistra a Montescudo non sono numeri record: i Ds viaggiano su percentuali sotto il 15%, Rifondazione intorno al 6%, il resto dei partiti (Verdi, Pdci) non hanno una struttura.
Con questi numeri è logico che è il centro a farla da padrone e ad essere perno delle alleanze elettorali. Con la continuità al lavoro di Gozzi si cercherà di sfruttare l’effetto sindaco che a Montescudo è stato molto forte (nel ’99 Gozzi prese oltre l’80% dei voti, nel ’95 il 77% ). Non è escluso poi che presente in lista ci sarà lo stesso Gozzi.
Ma anche per il centro, perso Gozzi, è necessario, se non indispensabile, il supporto della sinistra. Se il centrodestra si dovesse organizzare e presentare una propria squadra credibile, può contare a livello politico di oltre il 50% dei consensi. Solo un centrosinistra unito e che mostra continuità al lavoro del sindaco uscente può riconquistare Montescudo, ultimo paese della provincia in cui la sinistra potrebbe entrare per la prima volta nella stanza dei bottoni dal dopoguerra. I nomi del candidato sindaco per ora sono top secret sia da una parte che dall’altra. Anche la giunta attuale sembra che si spaccherà: chi andrà con l’ulivo, chi con il polo. Il nodo sindaco poi per il centrosinistra sarà ulteriormente duro: dare continuità al progetto Gozzi candidando Lucchini, sempre all’opposizione, è impensabile. Si ragiona su un candidato moderato che non ha avuto un ruolo politico nell’ultima legislatura, che possa piacere sia al centro che alla sinistra.
di Lorenzo Silvagni