– Il centrodestra misanese si presenta all’appuntamento delle elezioni comunali del prossimo giugno diviso in due liste. Da una parte, il candidato alla poltrona di primo cittadino è Maurizio Vandi. Lo sostengono due partiti: An (coordinatore di Rimini Sud, Rosario Zangari) e l’Udc (presidente Andrea Muccioli, candidato a sindaco per il centrodestra 5 anni fa).
Si è chiesto un’intervista a Vandi, perito impianti elettrici, che ha declinato l’invito, passando attraverso la mediazione di Rosario Zangari.
L’altro schieramento di centrodestra è una lista civica capitanata da Michele Laganà. Che è sostenuto da: Forza Italia, da due circoli di An (uomini di spicco: Maurizio Mingozzi, Egidio Serafini e Eros Monticelli), Lega Nord, Psdi.
Prima della scelta dei nomi le due anime del centrodestra si sono parlate, senza riuscire a trovare una mediazione.
Origine bolognese, tre figli, Laganà è a Misano da una vita, benché abbia la residenza soltanto da un decennio. Appartiene ad una prestigiosa famiglia di pasticcieri, che hanno fatto della qualità la bandiera. Già presidente dello Yaching Club Portoverde e del Club Nautico, Laganà, da giovane, ha militato in Potere operaio con Franco Piro, Valerio Monteventi, Giancarlo Zecchini, prima di approdare nell’Msi ed An. Persona estroversa, brillante, generosa. Negli ultimi anni, impegno nel sociale; ha inventato una barca a vela per disabili.
Centrosinistra e sinistra
Il candidato del centrosinistra (Ds, Margherita, Comunisti italiani e Socialisti per Misano) è il diessino Antonio Magnani. Fino all’ultimo secondo, su pressione della Provincia e della Regione, si è cercato di far entrare Rifondazione comunista nella coalizione. Lo scoglio è stata la visibilità per Rifondazione; di assessorati per gli altri.
Rifondazione, forte del 16% dei suffragi conquistati 5 anni fa, ha sempre chiesto due assessorati. I Ds invece erano disposti a “dare” un assessorato, la presidenza del Consiglio comunale, più uno scranno in un consiglio d’amministrazione in un ente secondario (le ex municipalizzate, per intendersi). Chi ha ragione e chi torto? All’ultimo secondo Rifondazione potrebbe raggiungere Magnani?