“…però è curioso che l’Ambasciata Italiana non abbia l’elenco telefonico…Una fitta Agenda sostituisce ed aiuta. Così, finalmente, si riescono ad organizzare gli spostamenti: Sophia Varna Plovdiv – Sophia.
In Bulgaria le case di Madre Teresa di Calcutta, nella loro semplice inadeguatezza, offrono due turni di mensa quotidiana a 120 persone circa.Viveri ad acquisto. Moneta? La Provvidenza: giorno per giorno. Suore tedesche, preti polacchi… infastiditi con qualche ostinazione dalle autorità locali.Gli ortodossi sono l’80 %, – mussulmani il 10% – cattolici 0,5%.- Poi atei e rom: quest’ultimi bellissimi e musicisti di prim’ordine-autodidatti…
La funzione religiosa ortodossa dura dalle tre alle tre ore e mezza. Il Pope stesso ha grande vocalità,e le voci gravi maschili del coro sono stupefacenti.
Essere poveri qui significa: poco cibo, niente acqua, né luce né gas. Macchinari agricoli obsoleti. Come tenere i buoi se non possono bere? Meglio la pastorizia: i prodotti caseari rendono qualcosa.Yogurt da esportazione dunque. Quanti bambini, quanti barboni, quanti vecchi… nella macilenza di 10mq, con polli, cani e gatti di una magrezza assurda.
Nella capitale libri sì, dappertutto. Organizzazioni sportive. Teatro. Retaggio del vecchio regime…”
Il prete non vuole l’intera somma raccolta da Giovanni Salvadori. Lo invita a dividerla con altri Stati. Sono 10.000 dollari: cinque e cinque, allora. E il prossimo viaggio sarà proprio in Polonia: Warsavia e Katovice. “Simpatica e colta la Superiora di Varna parla allegramente cinque o sei lingue: è al servizio di tutti. Compresa l’ironia”. Questo racconta Giovanni, reduce dalla sua ennesima missione di volontariato.
Nel poco e nel molto si ringraziano i generosi donatori e chi ha permesso la raccolta, sostenendola: sacerdoti, direttori della Conad, docenti, e, in modo specialissimo gli allievi del Liceo della Comunicazione di Riccione per la calda spontaneità. Anche a nome di chi ha ricevuto.
Ormai al volontariato è stata affidata pure la fame e la sete di giustizia che la pessima coscienza dei governi continua a non saziare.
di Carla Chiara