– Il sipario si è alzato sul Riviera golf resort (questa la denominazione ufficiale) di San Giovanni in Marignano. Il sindaco Sergio Funelli ha tagliato il fatidico nastro lo scorso 21 febbraio. Al suo fianco, a reggere il tricolore, Mario Pescante, sottosegretario allo Sport del governo italiano e Giovanni Minguzzi, presidente della società Riviera.
All’impianto guarda tutta la provincia di Rimini, con la speranza che possa aiutare ad avere turisti durante la stagione cosiddetta bassa: marzo-giugno e settembre-novembre.
L’investimento è stato gigantesco, uno dei maggiori dei privati nella provincia: quasi 14 milioni di euro (in lire 26 miliardi). Dietro c’è il gotha dell’imprenditoria della Valconca e del Riminese. Qualche nome: Silvano Gerani (Gilmar), Norbero Ferretti (Gruppo Ferretti Craft), Giancarlo Tirotti. Presidente della società è Giovanni Minguzzi, uno dei commercialisti più prestigiosi di Rimini.
Tutto è stato effettuato con professionalità, non meno che gusto; il nome “Riviera” è troppo abusato. Non era meglio legarlo alla storia del territorio? Nel centro non si manda solo in buca la pallina, ma offre più servizi. Ci sono 32 suite (appartamentini) che portano la firma di altrettanti progettisti, un ristorante per 150 posti, un percorso benessere con piscina coperta, saune, bagno turco, centro di estetica e massaggi. Davanti alla clubhouse, ad emiciclo, una piscina lunga 80 metri che la si attraversa da un ponticello di legno.
La struttura si pone anche l’obiettivo di accogliere congressi, grazie ad una sala capace di ospitare 60 persone. Insomma, vuole essere un ambiente ideale alle imprese nei momenti di rappresentanza.
Disegnato da Luigi Rota Caremoli, il campo ha 9 buche ed un percorso di 3.155 metri. La scommessa vera sarà quella di averne di 18, di buche. Gli appassionati le 9 le snobbano. Dunque: bisogna presentarsi sui mercati competitivi.
A parere degli esperti il campo marignanese da un punto di vista ambientale è tra i primissimi dell’Emilia Romagna; mentre per la palazzina dei servizi, centro benessere e ristorazione ci si pone tra i primi in Italia.
Se l’assessore regionale al turismo Guido Pasi, il presidente della Provincia Nando Fabbri, hanno parlato di turismo di nicchia, questo del golf potrà avere un valore, a giudizio degli esperti, solo se nella provincia ci saranno almeno 4 campi e tutti 18 buche. Con tale pacchetto ci si potrà proporre alle fiere internazionali. Nel mondo i golfisti sono 62 milioni, in Europa 10 milioni, in Italia 70.000.
Per l’inaugurazione, c’era un vero e proprio parterre de roi, il meglio della classe dirigente locale e non solo. I politici: Giuseppe Conso (senatore), Sergio Gambini, Giampaolo Bettamio, Massimo Gottifredi, Andrea Gnassi, Massimo Masini, Marco Lombardi, Gian Franco Micucci, Sandro Tiraferri, Dilvo Polidori, Claudio Battazza, Ivonne Crescentini, Giovagnoli, Gianfranco Cenci, Daniele Imola, Pietro Pazzaglini. Quasi tutta la giunta marignanese ed i consiglieri di minoranza Guerrino Aratari e Roberto Filipucci. Antonio Menghi, Rifondazione comunista, era all’ingresso con i ragazzi del Valconca Social Forum a protestare per i consumi l’acqua e l’inquinamento.
Gli imprenditori: Manlio Maggioli, Adriano Aureli, la famiglia Gerani al completo, Norberto Ferretti, Nerio Alessandri.