Si riparte con ottimismo
Stagione 2004, Le Navi ripartono. Il presidente, Pietro Pazzaglini (espressione del Comune di Cattolica) è dimissionario, il sindaco Micucci ha già nominato il suo sostituto: è Giovanni Mingozzi, commercialista (già membro del collegio sindacale). La Parconavi S.p.A. dovrà modificare il proprio statuto per deliberare che il presidente dovrà essere espressione dei soci privati (ormai detengono la maggioranza delle quote azionarie).
Il vice presidente Paolo Rambaldi e l’amministratore delegato Giuseppe Costa mostrano ottimismo. Gli investimenti nel 2004 ammontano a 500mila euro, e così sarà per i prossimi anni. Inoltre presentano diverse novità nell’offerta dell’Acquario di Cattolica.
Le novità 2004
Bisogna dare atto che la volontà di potenziare il prodotto è evidente: ampliamento del percorso di Acquopolis, portando il numero delle vasche a 60 (10 vasche tematiche in più con i vari habitat del mare). Attualmente le specie presenti sono 400, per un totale di 3000 esemplari provenienti dal Mediterraneo a dai mari tropicali. La punta di diamante sono i 50 esemplari di squalo. Notevole anche lo sforzo sul piano dell’allargamento dell’offerta delle attrazioni: viene confermata la mostra ‘Veleni’ alla quale si aggiunge ‘I suoni del mare’.
Aree esterne ed eventi
Finalmente le aree esterne saranno utilizzate per giochi e zone relax, arene spettacoli, con il PalaNavi e NaviFolies. Due tensostrutture per ospitare “Il Re Squalo e la sua Corte”, una rappresentazione fiabesca per piccoli e grandi, e la pista da ballo del Gruppo Orfei, che ha avuto il battesimo l’anno scorso con alterne fortune. Il tratto di arenile adiacente al parco verrà attrezzato per eventi sportivi: Torneo di Minicalcio, Minibasket, Pallavolandia e Campionato Internazionale di Beach Volley. Prodotto di eccellenza si conferma il Laboratorio Didattico (quest’anno irrobustito con altre iniziative), che vede forti incrementi nelle visite scolastiche.
Bella l’idea ‘Disegna il tuo Pesce per Oceano 51’, una vasca virtuale realizzata dai bambini in collaborazione con la redazione di Topolino. Inoltre lo spazio del parco diventa sempre più appetibile per eventi e vetrina di varie iniziative: ‘Meeting internazionale di danza’, ‘Le regioni del buon vivere’, ecc.
Il disastro iniziale
Fino qui tutto bene, grazie anche all’entusiasmo palpabile di tutto il personale, che ha dimostrato di non volersi arrendere mai. A precisa domanda, Giuseppe Costa ha riconosciuto che quella del primo anno è stata una gestione disastrosa: sbagliato il prodotto, la inadeguatezza di alcune tecnologie, la promozione, il rapporto con la città, un po’ di presunzione (aggiungiamo noi), e via sbagliando. Purtroppo, ammette, che tutto questo ha pesato, e pesa ancora, sul piano finanziario e su quello dell’immagine.
Non a caso il parco più di una volta, nella sua breve vita, ha rischiato il fallimento. Oggi, dicono, che la società è fuori dal ricatto dei debiti, le banche hanno avuto in garanzia dei prestiti (35 miliardi delle vecchie lire) i terreni adiacenti, utilizzati oggi come parcheggio. Ma Costa dichiara che continua ad interessarsi al destino urbanistico di quell’area e si aspetta una risposta su quella variante nel giro di una anno (perchè?…).
400mila visitatori per il pareggio anche degli investimenti
Pur lasciando da parte questa spada di Damocle, che non pare sia virtuale, ci sono riflessioni e valutazioni sulle prospettive dell’Acquario di Cattolica, che vanno fatte. L’anno scorso l’obiettivo era 280mila visitatori, ma sono stati poco più di 200mila (complice il clima torrido). Quest’anno sperano in 250mila. A precisa domanda, Giuseppe Costa ci dice che è questo il punto-pareggio, ma solo per rientrare nei costi delle spese correnti. Invece per rientrare anche con le spese d’investimento, il punto di pareggio è di 400mila visitatori. Insomma, per arrivare al profitto ci vogliono almeno 450mila visitatori.
Questi numeri nudi e crudi devono fare riflettere, perchè per raggiungere l’obiettivo d’impresa siamo solo a metà strada. Se poi aggiungiamo l’apertura quest’anno del nuovo parco riccionese Oltremare, verosimilmente ci si può attendere una diminuzione dei visitatori, visto anche che Riccione può offrire un’accoppiata terribile per i concorrenti: Oltremare-Aquafan. Intelligentemente Costa e Rambaldi sono entrati nel Consorzio dei parchi (Italia in Miniatura, Fiabilandia, Oltremare, Aquafan e Acquario di Cattolica) con reciproci sconti e sinergie. Ma basterà?
Acquario valore aggiunto, bisogna coinvolgere gli operatori locali
Va constatato che l’Acquario oggi è un valore aggiunto per il turismo cittadino, e deve trovare progettualità e risorse all’interno dello sviluppo del turismo locale e territoriale. Pertanto devono assolutamente essere coinvolti i nostri operatori economici. Deve camminare sulle sue gambe in una logica d’imprenditorialità privata, evitando che la sua sopravvivenza debba pregiudicare lo sviluppo urbanistico di una parte della città.
di Enzo Cecchini