– Raccontiamo la storia di un giovane cattolichino, che nonostante le avversità della vita, è riuscito con grande forza d’animo a ridare un senso forte alla sua esistenza. 1993 un incidente stradale lo costringe su una carrozzina. Pochi mesi dopo muore il padre Claudio a soli 41 anni. Emanuele Pagnini (Meme per gli amici) cattolichino (oggi ha 28 anni), prende il coraggio a due mani, lotta tenacemente per svoltare pagina di un destino crudele.
Si sposa con la cattolichina Raffaella Olivieri. Oggi ha una bellissima figlia, Claudia di 2 anni. “Ci ho messo un po’ di tempo prima di abituarmi all’idea della mia nuova condizione – dice Emanuele -. Non immaginavo nemmeno che uno nelle mie condizioni potesse sciare”. Invece dopo quattro anni di corsi sul monosci, l’attrezzo utilizzato dai paraplegici, diventa talmente bravo che viene chiamato nella Nazionale di sci. Recentemente ha ottenuto il decimo posto in una gara della Coppa Europa di Super G a Piztal (Austria), ma la sua specialità è lo slalom.
L’11 dicembre scorso arriva la grande soddisfazione: la Nazionale di sci viene ricevuta al Quirinale per la tradizionale Festa della Montagna; presenti tutti i campioni (Alberto Tomba, Manuela Di Centa, Piero Gros, Stefania Belmondo…), Emanuele Pagnini è lì tra i campioni di ieri e di oggi. Il presidente della repubblica Ciampi e la signora Franca gli stringono la mano e si complimentano con lui per le sue imprese sportive e la sua grande impresa di vita.
“Fino a tre anni fa lavoravo come agente di viaggi, ho girato mezzo mondo, – Dice Emanuele -, ma lo sci mi ha preso così tanto che ho scelto di dedicarmi a tempo pieno”. Lo sport gli ha dato una grande mano a superare le barriere psicologiche dell’handicap. Oggi per diversi mesi vive in Valgardena per allenarsi, il resto dell’anno a Misano dove abita.
La madre Nazzarena Protti e il fratello Francesco abitano ancora a Cattolica. Emanuele mette a disposizione le sue conoscenze, è istruttore dei disabili nello sport, tra questi anche il pilota Zanardi.