– Il Palio gastronomico sembrava saltato ma alla fine si è celebrato il 6 giugno. Gli amministratori prima hanno fatto salti mortali per affossarlo, poi si sono prodigati in altri salti mortali, anche all’indietro, per non interrompere la bella idea. Dato a Cesare quel che è di Cesare, l’edizione di quest’anno, la dodicesima, è stata vinta, per l’ennesima volta, da San Clemente. Le frazioni di Agello, Sant’Andrea in Casale, Castelleale e il capoluogo si sono cimentate e divertite con gli gnocchi col sugo d’anatra.
Sempre il 6 giugno la professoressa Grazia Bravetti Magnoni, uno dei prestigiosi giurati del premio Giustiniano Villa, ha donato a San Clemente tre alberi di gelso, una delle piante più tipiche della cascina romagnola: bella, nobile, longeva. Per certi versi rappresenta la metafora del romagnolo: tozzo e generoso.
Claudio Casadei