Di quanto esposto dall’assessore se ne possono certamente condividere la maggior parte dei contenuti, l’intervista chiude con l’augurio e un impegno rivolto al futuro: “la nostra sfida”. Come lei ben sa, avendo avuto modo di esporre alcuni miei pensieri anche sul suo giornale, riferiti ai temi citati dall’assessore Romani, non mi risulta o almeno non ricordo del medesimo, durante il recente passato amministrativo presso la Provincia (ultimi tre anni), interventi, prese di posizione o atti rivolti al evitare o attenuare nel mio Comune una tendenza che si può ben definire alla “Montecarlo”.
Il Romani, prima di essere nominato assessore, tre anni fa, lo si leggeva o erano noti alcuni suoi interventi in Valconca, dopodiché tutto si è attenuato e soprattutto sulla nuova Zona industriale di Sant’Andrea in Casale, come tanti, il massimo silenzio.
Allora, le Montecarlo per evitarle o almeno attenuarle vanno governate già dalla loro individuazione e/o programmazione, e poi successivamente nella progettazione e nell’approvazione. Questi non erano e non sono solo compiti demandati ai Comuni.
E come si dice “governare”, anche a livello provinciale, proprio perché nei Comuni potrebbe succedere che per interessi politici ed elettorali a volte certe scelte non siano fatte nel migliore dei modi e per l’interesse dell’intera comunità, soprattutto per quanto riguarda la sviluppo urbanistico ed ambientale del territorio. Proprio per quanto in premessa non voglio interpretare la “nostra sfida”, cioè “nostra” solo per chi legga, ma una sfida di tutti compreso l’assessore. Così deve essere ed è giusto e doveroso che egli “combatta” e soprattutto da “condottiero”, ma quando ci sono le battaglie, altrimenti adagiamoci e… viva le Montecarlo.
Pierino Falcinelli, consigliere comunale di San Clemente