– Guglielmo Marconi, fisico e inventore, per poter attendere meglio alle sue esperienze usava ritirarsi nella villa paterna di Pontecchio e dalla cognata Letizia che possedeva a Cattolica la panoramica Villa Majani, ove trascorreva le sue vacanze. Dal 1893 iniziò gli esperimenti per la radiotelegrafia, cioè la trasmissione di segnali sonori senza fili. Nella villa, che conserva tutt’ora gli arredi e tante altre cose che lo ricordano, il sindaco di Cattolica
Pietro Pazzaglini, l’assessore alla Cultura Alba Di Giovanni e il direttore del Centro culturale polivalente Francesco Rinaldini, hanno presentato alla stampa la mostra “Gli anni della Radio 1924 – 2004”, che si svolge in due sedi: Centro culturale e Galleria S. Croce (18 dicembre – 30 gennaio).
Il vincolo che unisce Cattolica a Guglielmo Marconi ha fatto sì che la città fosse luogo preferito per ospitare la mostra, immediatamente dopo la sosta a Roma, avvenuta nel prestigioso complesso del Vittoriano. Sono apparecchi d’epoca, postazioni per la trasmissione senza fili, la storia tecnico-scientifica della nascita e dell’evoluzione della radio, dalle sperimentazioni marconiane ai più recenti apparecchi.
Attraverso le registrazioni originali si ha l’opportunità di ascoltare le voci di Gassman, Stoppa, Quasimodo, Montale, il sonoro dei film, le tragedie e tanti personaggi e avvenimenti di 80 anni di vita italiana.
Ampio spazio hanno gli spettacoli radiofonici che riunivano un tempo le famiglie attorno all’apparecchio radio, per seguire le ricorrenti puntate degli spettacoli musicali in programma. Famosi il “Rosso e Nero” di Corrado, “La Bisarca” che lanciò i due nuovi comici Billi (Capitan Noè) e Riva, “Mario Pio” e “I compagnucci della parrocchietta” di Alberto Sordi, “Tutto il calcio minuto per minuto” di Bartolucci, Nicolò Carosio, “Il Gambero” di Tortora, “Hit Parade” di Luttazzi, “Chiamate Roma 31-31” di Moccagatta, “Alto gradimento” di Arbore e Boncompagni, “Black-out” di Vaime, “Caterpillar” e “Viva la radio” di Fiorello e i famosi concerti “Martini e Rossi”.
Gli italiani erano così affezionati agli spettacoli serali che all’epoca di “Lascia o raddoppia” di Mike Bongiorno in Tv, al cinema Sole di Cattolica, così come in altre sale d’Italia, veniva collocato un televisore, altrimenti nessuno andava più al cinema. L’avanspettacolo, allora in gran voga, sfornava a gettito continuo ottimi attori e autori di splendidi copioni che entusiasmavano la gente.
Tra gli autori di testi Garinei e Giovannini, Nelli e Mangini, Ripp e Bel Ami, Nizza e Morbelli, Falconi e Biancoli, Falconi e Frattini, Amendola e Corbucci, Marchesi e Metz, Puntoni e Verde, Scarnicci e Tarabusi, Amurri e Jurgens, Faele e Castaldo, Terzoli e Vaime. Gli autori di riviste marciano sempre in due, come i carabinieri. Solo Dino Verde e specialmente Guareschi agivano sempre da soli
I testi musicali erano curati dai famosi Scarnicci, Tarabusi, Magni, Trovaioli, Kramer, Pregadio, Barzizza, Nino Rota, Canfora, Ferrio, Conte e Angelini, creando motivi indimenticabili. Tra gli attori che agivano anche nel cinema e nel teatro: Wanda Osiris, Dina Galli, Falconi, Calindri, Ave Ninchi, Spadaro, Lilia Silvi, Fabrizi, Milva, Bramieri, Vianello, Sandra Mondaini, Macario, Pandolfi, Anna Magnani, Viarisio, Totò, Dapporto, Sorrentino, i De Filippo, Zoe Incrocci ed i famosi attori del Teatro comico musicale di Radio Roma.
Era tutto un fiorire di rubriche radiofoniche e iniziative. Famosa quella indetta dalla Rai di far seguire un Giro d’Italia ciclistico da un pulmino attrezzato, dal quale l’umorista Dino Verde e il Quartetto Cetra annotavano ogni episodio sportivo e non, dal quale traevano il materiale per imbastire il copione giornaliero con la sperimentata formula dei “centoni” (parodie di celebri testi letterari di canzoni, adattati agli avvenimenti e collegati ai temi musicali noti). Ogni sera, direttamente dal pulmino i Cetra trasmettevano per radio la vicenda musicale della tappa nel noto spettacolo radiofonico “Giringiro”.
Un altro avvenimento che mise in subbuglio tutta l’Italia, la trasmissione dei “Tre Moschettieri” rivista di Nizza e Morbelli, musiche di Mascheroni. La parte del moschettiere-gagà “Aramis” era sostenuta da Nunzio Filogamo, l’indimenticabile animatore dello spettacolo “Il microfono è vostro”, che veniva rappresentato in ogni città italiana.
Allo spettacolo dei “Tre Moschettieri” erano collegati prodotti della “Perugina” e della “Buitoni” nei quali erano inserite figurine rappresentanti famosi personaggi, da collezionare in album, che completati in un certo numero davano diritto a ricevere in premio un auto “Topolino” della Fiat. La gente sembrava impazzita alla ricerca in tutta Italia delle figurine mancanti o per scambiarle.
Le più richieste, perché emesse in minor numero, quelle raffiguranti “Il Feroce Saladino”, “La Bella Sulamita” e “Il Conte di Montecristo”. Con quel concorso furono assegnate quasi 400 Fiat “Topolino”.