– Milleseicento ettari di macchia mediterranea a picco sul mare rimasta quasi incontaminata. Con dentro uno delle strade panoramiche più belle d’Italia. Villaggi di marinai fortificati (Fiorenzuola di Focara, Castel di Mezzo, Santa Marina). Ville signorili di livello artistico importante. Vigneti che si affacciano sul mare e sulla terra. Infine, ma per questo meno importante, l’uomo con le sue colture e culture. Tutto questo è il Parco regionale del San Bartolo, delimitato da Gabicce Mare, Pesaro e via Flaminia.
Da sette anni si celebra la Festa del Parco del San Bartolo, capace di attirare migliaia di appassionati di terra, tradizione, territorio. Cinque le giornate del “San Bartolo in Festa”: dal 26 al 30 maggio
Il calendario è particolarmente ricco di iniziative ed eventi, affinché tutti, grandi e piccini, possano cogliere le grandi opportunità di arricchimento, conoscenza e divertimento di una natura preservata dal degrado e dai “consumi”.
L’evento, realizzato in collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino, il Comune di Pesaro e di Gabicce Mare, la VI Circoscrizione del San Bartolo, e con le Associazioni di volontariato, offre un nutrito programma con proposte che spaziano dalla visita alle ville storiche, alle escursioni naturalistiche e in motonave, e che quest’anno vedrà l’inaugurazione di un sentiero.
Nel fine settimana poi, lo splendido borgo medioevale di Fiorenzuola di Focara, sarà teatro di danze e concerti, con l’esposizione di prodotti tipici di altri Parchi e gli spettacoli degli artisti di strada.
“Chi vivrà con noi questo momento afferma la presidente dell’Ente Parco, Nadia Regnoli nel pieno della fioritura delle ginestre che a maggio regala profumi e colori ineguagliabili, potrà immergersi tra il verde della vegetazione e l’azzurro del mare, e sarà rapito dalle piazze degli antichi centri storici, vivendo appieno una natura preziosa e al tempo stesso fragile, da godersi oggi, ma da lasciare in eredità anche alle generazioni future”.
La manifestazione è realizzata in collaborazione con: Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro, Comune di Gabicce Mare, VI Circoscrizione del Comune di Pesaro. E con il contributo di: Ami, Aspes multiservizi, Ipercoop, Ras Assicurazioni.
Per maggiori informazioni, telefonare alla Cooperativa il “Grande albero”: tel. 0721.455626
SERVIZIO
Bus navetta da Pesaro e Gabicce
– Per raggiungere Fiorenzuola di Focara, il capoluogo del parco, durante la Festa c’è un servizo navetta gratuito, con partenze da Gabicce Mare e Pesaro.
Andata – Pesaro Centro Fiorenzuola – Viale dei Partigiani, Piazzale Matteotti, Stazione ferroviaria, Statale Adriatica, Fiorenzuola ogni 30 minuti, dalle 16 alle 22.30
Ritorno – Fiorenzuola Pesaro Centro ogni 30 minuti, dalle 16.30 alle 23.
Andata – Pesaro parcheggi di scambio Fiorenzuola – Via dell’acquedotto (caserma), Baia Flaminia (ex Piazza d’Armi), Parco della Pace, Circoscrizione Vismara ogni ora, dalle 16.00 alle 22.
Ritorno – Fiorenzuola Pesaro parcheggi di scambio ogni ora, dalle 16.30 alle 22.30
Andata – Gabicce Mare, Gabicce Monte, Colombarone, Fiorenzuola ore 16-17.30, 1920.30. Ritorno – Fiorenzuola, Colombarone, Gabicce Monte, Gabicce Mare ore 16.30-18; 19.30-23.
Ente Parco, come sede una elegante cascina
Un balcone sul “golfo” Baia Flaminia
– L’Ente Parco del San Bartolo ha una nuova ed elegante sede. Da alcuni mesi si è trasferito dal centro di Pesaro in uno dei luoghi più belli della città, dentro il territorio del Parco. E’ una cascina che domina il “golfo” di Baia Flaminia. Ristrutturata dal Comune di Pesaro e concessa all’istituzione, si trova all’inizio della costa, con una superba vista-mare. La curiosità: la facciata principale della cascina non dà sul lungo nastro blu, come direbbe Tonino Guerra, ma verso sud-ovest: verso il sole. Insomma, una cascina vera. Attorno possiede alcuni ettari di parco che saranno “puliti”. La natura basta assecondarla.
LA CULTURA
‘I Castelli del Parco San Bartolo nelle Terre di Focara’
E’ il libro che raccoglie la storie di Fiorenzuola, Casteldimezo, Gabicce Monte, Colombarone, Santa Marina, le ville Imperiale e Caprile, il cimitero ebraico. Uno strumento di conoscenza utile per i cittadini ed i turisti. Sarà presentato durante la festa del Parco
– “Immerse nella vegetazione del San Bartolo, spesso invisibili all’occhio disattento, si nascondono tracce di storie antiche e di leggende. Accanto ai suggestivi scorci marini, ai paesaggi agricoli quasi fermi nel tempo, il promontorio conserva preziose testimonianze di civiltà ricca di segni, che costituiscono l’importante patrimonio storico artistico locale. Qui già prima dell’anno 1000, signorotti, artigiani e umili contadini colonizzarono il colle, costruendo castelli, ville e borghi storici di cui ancora oggi è possibile apprezzare in parte la bellezza. Ed ecco allora l’emozione che pervade se, rubando qualche secondo alla scaletta frenetica della nostra vita, ci fermiamo per affacciarci da una terrazza che si offre al mare, e ammiriamo il blu profondo, immaginando la città scomparsa di Valbruna.
Per non perdere la memoria delle radici che hanno consentito a queste meravigliose terre di Focara di diventare ciò che sono, la Comunità del Parco mi ha affidato una ricerca: ciò che è emerso è una “piccola guida del visitatore attento”, un sunto leggero che racconta l’intensità che vissero questi luoghi”.
Con queste parole Francesca Pedini, l’autrice, scrive nel libretto che racconta uno dei luoghi più belli d’Italia. Ventotto pagine, arricchito da molte fotografie, si intitola “I Castelli del Parco San Bartolo nelle terre di Focara”.
“Il libretto – scrive Nadia Regnoli, il presidente del Parco – nasce da un’idea della Comunità del Parco di realizzare uno strumento agile, ricco di informazioni e fruibile da cittadini e turisti”.
Fiorenzuola di Focara
Pagine, snelle, veloci, si snodano per località. Si apre con la capitale, Fiorenzuola di Focara, una balaustra a picco sul mare. Profilo storico, il perché del nome (Fiorenzuola, un tempo nota col nome di Florenzole, perché durante la notte si accendevano fuochi per le barche, o perché c’erano delle fornaci per cuocere terrecotte e laterizi). I venti di Fiorenzuola di Focara vennero immortalati da Dante nel XXVIII Canto della Divina Commedia. A ricordo, sulla porta d’ingresso, è stata collocata una targa di marmo che ne reca i versi. Si continua con l’impiego degli abitanti: mezzadri, selcini e porazzari. E si chiude con i monumenti.
Casteldimezzo
Seguono le pagine dedicate a Casteldimezzo, castello a guardia del porto di Vallugola, che ripercorrono la stessa intelaiatura di Fiorenzuola.
Altre pagine: il porto di Vallugola, il castello di Gabicce Monte, Colombarone, Santa Marina, le ville Imperiale e Caprile, il cimitero ebraico, le maioliche rinascimentali della famiglia dalle Gabicce. Il libretto si chiude con l’elenco delle attività turistiche presenti nel Parco.
PROGRAMMA
Astri, passeggiate letterarie, visite al paesaggio agrario, folk internazionale…
27 maggio – Osservazione delle stelle – Solo su prenotazione. A cura dal Gruppo Astrofili Pesarese. Gli astri si scrutano dal scenario del Monte Brisighella.
28 e 29 maggio – Stage di danze popolari – Prenotazione obbligatoria. Lo stage è gratuito. Si imparano i passi base delle danze che caratterizzeranno il concerto in cartellone a Fiorenzuola sabato e domenica sera.
28 maggio
– Escursione nel paesaggio agrario – Si parte alle 4 del pomeriggio.
– Passeggiata letteraria
– racconti a crepapelle per bambini di tutte le età
– Presentazione dei progetti dei progetti didattici delle scuole di Pesaro
– Esposizione di parchi e aree protette
– Esposizione d’arte e di artigianato
– Musica con il gruppo Musicaparole
– Concerto di musica popolare con il gruppo Aioresis
29 maggio
– Il parco in bicicletta
– Escursione naturalistica
– Visita guidata al cimitero ebraico
– Il San Bartolo vito dal mare in motonave
– Visita guidata a Villa Caprile
– Esibizione di aquiloni a cura dell’associazione Settimo Cielo aquilonisti con laboratorio di aquiloni per bambini
– Spettacolo della compagnia del Serraglio in “il Falso”
– Presentazione dei progetti didattici delle scuole di Pesaro
– Esposizione di parchi e aree protette
– Esposizioni d’arte e artigianato
– Muscia popolare con il gruppo Musicaparole e il gruppo Aioresis
– Spettacolo di tango argentino con il quintetto Mar del Plata
CURIOSITA’
Il vino di Napoleone
– Una delle eccellenze agricole del Parco del San Bartolo è la produzione del Pinot Nero. Grazie alle caratteristiche del terreno, al clima “continentale” ma mitigato dal particolare vento di mare, è un esplosione di colori e profumi unici. Gli esperti lo mettono tra i grandi nel mondo. Il Pinot Nero del San Bartolo è arrivato con Napoleone alla fine dell’Ottocento. In tutti questi anni oramai il clone ha assunto caratteristiche particolari; si potrebbe dire che è diventato autoctono. I vigneti a picco sul mare sono di una bellezza commovente. Il pioniere del vitigno è stata la famiglia Mancini. Oggi, c’è Luigi.