Oltre agli splendidi panorami, Tavullia conserva testimonianze storico-artistiche, segni di un passato che affonda le radici nel Medioevo. “Monte Peloso” e “Tomba”, due toponimi storici di antichi borghi al confine del territorio di Gradara e delle Marche con la Romagna, sono le origini del Comune di Tavullia. In un documento del 1283, tratto da un registro molto più antico, viene citato “Castrum Tumbae e Montis Pilosi” riferentesi al Castello di Tomba (Tavullia), che sorge alle pendici del Monte Peloso. Tra i possedimenti di Pesaro e Rimini, il confine è oggetto di continue battaglie e saccheggi tra i Malatesta e i Montefeltro. Famosa per la cruenza degli scontri e il gran numero di morti, la battaglia di Monteluro del 1443, vinta dalle truppe di Francesco Sforza e Sigismondo Malatesta contro le milizie della Chiesa e di Federico da Montefeltro e condotte da Alfonso d’Aragona.
Per una singolare coincidenza le stesse località nel 1944 furono teatro delle operazioni belliche delle truppe canadesi per lo sfondamento della Linea Gotica. Due mesi di combattimenti e tanti morti, prima di avere ragione delle munite difese tedesche. Da questi avvenimenti potrebbe sorgere l’idea della realizzazione di un Parco storico-turistico-culturale nel luogo stesso ove si svolsero le famose battaglie, magari in collaborazione con il vicino Comune di Gradara. L’originale soggetto, i luoghi e la massa della popolazione estiva ospite dei vicini centri balneari, opportunamente informata, gradirebbe sicuramente un’alternativa di qualche ora nel meraviglioso entroterra con gli antichi centri, le memorie storiche di tesori d’arte nascosti: rocche intatte o ruderi di santuari, pievi ai margini dei boschi e vecchie corti ducali. Cittadine ricche di civiltà e manifestazioni, reminiscenze delle culture del passato. Gente industriosa e tenace affezionata alla propria terra.
I parchi storici nelle Marche sono già collaudate manifestazioni. Tra le altre nel 1996 “Tolentino 815” ha realizzato la rievocazione della “Battaglia di Tolentino” presso il Castello della Rancia, alternando col raduno di bande storiche militari e di inziative collaterali. Vi hanno partecipato gruppi italiani e stranieri in divisa con equipaggiamenti e armi dell’epoca. Sfilate, manovre e simulazioni di scontri. Pollenza nella sua manifestazione ricorda la battaglia del 1815 presso la collina del Cantagallo (Macerata) ricreando gli scontri dell’esercito napoletano, la cattura del generale Sailliè, aiutante di campo di Gioacchino Murat. Spettacolari le cariche del 2° Reggimento cavalleggeri. Altri centri hanno realizzato sentieri e itinerari storico-turistico-naturalistici al Parco nazionale dei Monti Sibillini, ai Monti della Laga, al Monte Conero, alla Gola della Rossa, Frasassi e a Pesaro sul colle San Bartolo.
di Sergio Tomassoli