– Quasi 4.000 internettisti hanno letto il forum sul sito della Piazza che ha come argomento la costruzione di un ponte sul rio Ventena e la sistemazione della strada che giungerebbe fino al borgo di Cerreto. Centinaia di persone si avvicinerebbero di una decina di chilometri a Morciano (5 contro 15), con evidenti benefici. Ecco che cosa hanno scritto nel forum “Ponte sul Rio Ventena” nel nostro sito.
– “Con la presente vi vogliamo mettere al corrente che il problema della viabilità non riguarda solo le persone che risiedono a Cerreto, che non è sicuramente di secondaria importanza ma anche per quelli che per andare a casa devono, per forza maggiore, percorrere per più volte al giorno la via Ventena (strada comunale di appartenenza ai Comuni di Saludecio, Montefiore e Mondaino). Visto che si parla tanto di zone protette la suddetta è considerata “Verde scuro”, pertanto zona più che protetta. I suddetti Comuni forse non riescono a capire quale sia l’importanza di avere nel loro territorio un’area protetta. Abbiamo la fortuna di avere un patrimonio naturalistico che oggi più che mai andrebbe salvaguardato e curato in tutta la sua realtà. Per chi non conosce la zona facciamo presente che non molto tempo fa oltre alla presenza di tassi, istrici, cinghiali, volpi, daini, procioni e scoiattoli, è stato trovato anche il granchio di fiume, “cosa di non poco conto e raro”. Tornando alla via Ventena e al ponte per Cerreto vi è da tener presente che la stessa via Ventena porta direttamente sia a San Felice (assolutamente non transitabile), Comune di Montefiore, Mondaino (franata da settembre), Levola (assolutamente non transitabile) e ovviamente a Cerreto. La via Ventena non riusciamo comunque a spiegarvela, è assolutamente impossibile per le migliaia di buche, il tutto per la latitanza dei Comuni sopra citati. Qui nessuno chiede miracoli, o strade asfaltate, ma almeno la decenza di mantenere quelle esistenti. Fate meno chiacchiere, visto che ognuno demanda ad altri le proprie responsabilità, ognuno faccia la sua parte di competenza, così sapremo dai fatti chi è il bla bla bla di turno. Tra l’altro il sindaco di Montefiore tempo fa ha effettuato un sopralluogo verificando la situazione della via Ventena. Nell’articolo del giornalino del Comune di Montefiore “Fatti non parole” di gennaio si precisa che con il contributo ricevuto per la sistemazione delle strade, euro 359.000 non si fa alcun riferimento alla situazione della via Ventena e tanto meno della strada comunale via Prato che porta a San Felice. P.S.: Visto che state facendo un tubo per lo meno non fate scaricare detriti o immondizie varie; quanto meno potreste metter dei cartelli segnalatici con la scritta divieto di scarico.
(21/4/2006 21:40 Anonimo)
“Dimenticavo di aggiungere che sono solidale con quelle quattro o cinque famiglie che abitano in quella zona. Alla giunta con a capo Sanchini suggerisco almeno di segnalare gli smottamenti, tanto la tutela delle strade sul suo territorio comunale non sono una sua prerogativa. Io male che vada posso esercitare la caccia da un’altra parte.
Ciao da Marco il cacciatore.
2/5/2006 14:54 Anonimo
Ai sindaci di Montefiore, Saludecio e Mondaino vi chiedo e vi prego di rispondere a quanto segue. Come fate ad essere così superficiali nel gestire la pubblica viabilità? (in questo caso la via Ventena). Come fate ad assecondare la legge in quanto, siete i primi responsabili del vostro territorio comunale sotto il profilo di Protezione Civile a lasciare senza segnaletica una strada smottata? Come fate a non pensare alle famiglie che abitano quei luogli e che per forza devono usufruire di quella strada alasciarle in balia degli eventi? Come fate a dormire tranquilli pensando che qualcun altro vi risolva un problema di viabilità che avete trascurato negli anni fino ad arrivare ad una situazione da terzo mondo? Come fate a trovare il coraggio di guardare in faccia i vostri concittadini che esasperati da anni vi tirano per la giacca evidenziandovi periodicamente il problema? Forse non si muove niente perché il problema della via Ventena riguarda poche famiglie? Poche persone? Senza diritti civili? Senza diritti politici? Oppure perché le amministrazioni di Saludecio, Mondaino e Montefiore non hanno disponibilità economiche? Egregi sindaci sappiate che la tiritera “non abbiamo i soldi” – “non ci sono risorse” forse può incantare i più sprovveduti e al massimo può interessare un periodo di tempo più o meno lungo, ma non può certamente trascinarsi per anni pur interessando tre Comuni.
9/5/2006 22:03 Anonimo
Egregio anonimo (e da anonimo ad anonimo…) la tiritera non abbiamo i soldi non è una tiritera: se tu potessi (o volessi) analizzare i bilanci comunali degli ultimi 10 anni (di qualsiasi Comune) ti accorgeresti che i trasferimenti dallo Stato si sono praticamente azzerati e che l’Ici che paghi (unitamente a Tarsu, addizionale Irpef, etc. etc.) copre tra sì e no tale minore gettito…
…a questo si aggiunge che la finanza allegra, praticabile fino ai primi anni ’90, quella che ha consentito ai sindaci degli anni 70 di coprire i disavanzi di amministrazione con mutui ventennali e a quelli degli anni ’80 di indebitarsi fino al collo non è più praticabile. Buon tutto e buon “giro largo”
7/6/2006 13:02 Anonimo
“Via Ventena insorge”. Così si sono autodefiniti i pochi abitanti degli ultimi paradisi naturali della provincia di Rimini. Una via di fondovalle che segue l’omonimo fiumiciattolo tra Saludecio e Montefiore, alle spalle di Morciano. Scrivono un vero attaccante comunicato di “guerra”: “Cinque km di cartelli e striscioni di protesta annunciano guerra alle amministrazioni locali dei comuni di Saludecio, Montefiore e Mondaino. I residenti, e non, sono ormai allo sfinimento e dopo aver distrutto auto e marmitte, dopo essere rimasti isolati e impantanati (senza poter usare il cellulare perché là non prende) ogni volta che ha piovuto, dopo che si sta verificando una frana sulla strada e nessuno del Comune di competenza Saludecio si è preso l’onere e la responsabilità di segnalarla, hanno detto la parola fine alla strada della vergogna (che ormai sta per essere risucchiata dalla natura, come nelle foreste tropicali) che li porta al lavoro, a scuola, nei negozi, alla civiltà: la via Ventena e limitrofe. I cartelli affissi agli alberi sono chiari: i cittadini non ammetteranno più soprusi, l’abbandono e l’isolamento fino ad oggi subiti. Vogliono giustizia e progresso, viabilità, servizi e incolumità. E non molleranno fino a quando non li avranno avuti. Adesso basta davvero!”. Ma qual è il pensiero degli amministratori? Luigino Casadei, sindaco di Mondaino. Ribatte forte: “I signori che con estrema tranquillità ci stanno infangando nell’anonimato, potrebbero farsi avanti. Chiedere degli incontri con i sindaci. Attorno ad un tavolo, faremmo la nostra parte. Via Ventena non è una strada comunale, come tale devono essere i frontisti a tirare fuori i soldi per sistemarla”.