• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
giovedì, Aprile 24, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Cronaca

Addio a Giorgio Montanari, deceduto a 96 anni

Redazione di Redazione
23 Settembre 2022
in Cronaca, Morciano
Tempo di lettura : 4 minuti necessari
A A

– Giorgio Montanari è morto lo scorso 10 agosto. Aveva 96 anni. Malato, da tempo non partecipava a nessun momento sociale. Per i morcianesi era semplicemente il Professore; mentre il fratello Giuseppe, anch’egli medico, scomparso pochi anni fa, era per tutti Pippo. Nelle denominazioni c’è lo stile di vita dei due: uno confidenziale, l’altro che trasmetteva una affettuosa soggezione. Forse, della dinastia dei medici, iniziata col babbo Ernesto (il fondatore della clinica Montanari di Morciano nel lontano 1913), ne è stato il fuoriclasse.
Giorgio Montanari aveva un prestigioso curriculum professionale. A Roma era stato assistente universitario di un principe della chirurgia, Paolucci, dal quale ne aveva ereditato capacità e modi. Davanti gli si presentava una carriera universitaria brillante, invece, si avvicina a casa ed ha la libera docenza in Chirurgia all’Università di Bologna e diventa primario prima a Santarcangelo e poi a Riccione. Durante la settimana era a Morciano per interventi impegnativi.
La montagna come grande passione, l’uomo invece ha vissuto con il fare dei Montanari: sobrio, lavoratore attento non meno che un certo stile di vita fatto di pudore e buon maniere. Apparteneva a quella classe dirigente di vecchio stampo che soleva dire nel momento di massima contrarietà: “Preferirei di no!”. Ha lasciato anche molti libri di chirurgia.
Da giovane gioca a pallone nella Morciano Calcio; poi fa l’arbitro. Smette col fischietto e diventa presidente della Morciano Calcio. Del suo periodo del pallone ha lasciato ore di intervista a Gianni Romani, un appassionato della storia morcianese. Da anni viveva a Riccione. Gli amici morcianesi erano Aldo Uva e Piero Filippini.
Geo Agostini, morcianese, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Rimini, tra il 74 e l’83 è stato anestetista alla clinica Montanari, lavorando a stretto gomito con il professor Giorgio. Ricorda: “Per me era un maestro; è stato un grande professionista della chirurgia generale. Venendo dall’Università anteponeva sopra ogni cosa l’interesse del malato; sempre disponibile verso le persone. Dava confidenza, ma il suo distacco, i modi, il tono della voce, lo mettevano in una posizione di rispetto”.

Lascia due figli, Luca e Lia, entrambi lavorano alla clinica Montanari.

——————————————————————————————-

Papi: personaggio, non persononaggio – Un non personaggio diventato personaggio. Morto lo scorso agosto; trovato in casa dopo alcuni giorni

– Tranne prìncipi, re, pochissime persone al mondo si possono permettere di vivere senza mai lavorare. Giorgio Papi, figura morcianese atipica ma simpaticissima, si è permesso il lusso di non dipendere mai da nessuno. Ci ha dimostrato che si può vivere anche con gli acciacchi immaginari di cui soffriva e che ingigantiva, informandosli insistentemente con gli uni e con gli altri. Chiedendo se soffrissero anche loro degli stessi malanni.
A modo suo, Papi, è stato un personaggio emblematico della vita. E’ riuscito con la sua visione tutta in retromarcia e sicuramente distorta causa la sua malattia a tenere allegro un intero paese, con le battute che gli si appiccicavano addosso, come la pece alle mani del calzolaio. Guai a chi si permetteva di consigliargli una qualsiasi terapia lavorativa. Andava su tutte le furie dicendo che la sua patologia era una cosa rara, incurabile. Molto probabilmente era così; perché non era affatto uno sprovveduto, in tutti i sensi. Dagli amici, a volte, si lasciava gentilmente prendere per i fondelli, purché costoro utilizzassero un minino di buon senso e di diplomazia. Pur non avendo quasi nulla da fare, camminava sempre con il passo da maratoneta. Quaranta anni orsono un amico burlone decise di fargli un piccolo scherzo. La giornata era battuta da un caldo infernale, l’amico d’accordo con un gruppo di giovani seduti al bar, “il Roma”, il suo preferito, si mise a parlare a sproposito del pastificio Ghigi che a quel tempo (a cavallo tra gli anni ’50 e ’60) andava a gonfie vele. Erano gli anni in cui era stata formata la famosa squadra di ciclisti professionisti, la Ghigi. Il Campionissimo era venuto a Morciano per visitare l’azienda. Giorgio era rimasto impressionato dalla magrezza del campione e diceva: “Come avrà fatto quell’uomo così alto e asciutto, con quelle gambe così secche, a diventare campione del mondo? Ma voi lo avete osservato bene?”. “Giorgio – disse l’amico Pino Ricci – quello che più conta per la bicicletta sono i muscoli”. “Ho capito! ho capito! Non la ciccia. Ma lui è uno stuzzicadenti! Per me quella Dama Bianca l’ha spolpato!!”.
“A proposito della Ghigi, Giorgio, lo sai che quando hanno formato la squadra la produzione della pasta è aumentata a dismisura?”.
“Eh, allora! Che cosa vorresti insinuare'”. “Niente, Giorgio. Solo che stanno cercando altro personale nel reparto della pasta all’uovo”.
Giorgio, capendo dove volesse arrivare uno dei suoi migliori amici, gli rispose: “Pino, non fare il pataca che a me le uova mi fanno vomitare solo a sentirle nominare”.
Giorgio volle vivere così, beatamente, con il sole in fronte, un incanto che non costa nulla. Non giudicate Giorgio per tutto ciò che non è riuscito a fare, ma per quello che è riuscito ad essere. Ciao Giorgio, a Morciano molti si ricorderanno la tua non facile vita, che hai lasciato in totale solitudine.

Il tuo amico.

——————————————————————————————-

Ciccio, il barbiere: una bella persona – scomparso lo scorso 19 agosto

– Forse esiste ancora chi accompagna gli amici col vestito elegante per l’ultimo viaggio, di certo qualche volta la chiesa piena denota quanto quella persona era riuscita a farsi voler bene dalla propria comunità. Ai funerali di Domenico (per tutti Ciccio) Pecci la chiesa era talmente piena che lo ha fatto notare anche don Luigi.
Una bella persona generosa Ciccio, il barbiere. La sua più che una bottega era un luogo di veementi discussioni, di chiacchiere antiche, dove gli uomini si ritrovano da secoli per intrecciarsi al tempo che scorre. Gli amanti dello sport, dei motori (e delle donne) si incontravano nella sua barbieria; aveva fondato anche una squadra di pallavolo. Juventino sfegatato e dalla memoria ferrea, probabilmente ha raccolto tutte le locandine che recano le partite del Morciano calcio in casa; a suo modo un patrimonio. Quante mogli alla domanda, “dove sei stato?, si sentivano rispondere, dai mariti: “Da Ciccio!”.
Per anni, insieme a Giuseppe (Palèn) Sanchi, era la bottega più alla moda di Morciano. Vi passavano i giovani che facevano tendenza. Ciccio aveva imparato il mestiere a Riccione, nei pressi del Grand Hotel. Aveva impomatato la zazzera a clienti di fama, calciatori e pezzi dello spettacolo. Ritornavano per il taglio e la barba anche morcianesi che abitavano fuori; come Paolo Ghigi e Fausto Vannoni da Rimini.
La sua prima bottega è in via Pascoli, dopo la tabaccheria. Per una ventina d’anni invece le sue forbici hanno armeggiato nell’angolo tra le vie Pascoli e Marconi, dove un tempo c’erano i magazzini Rossi. L’aveva chiusa una manciata di anni fa.
Ciccio è morto lo scorso 19 agosto, a 72 anni. Lascia la moglie, Anna, e due figli, Barbara e Paolo (un ’82, anno dell’Italia mondiale e porta il nome di Rossi, capocannoniere del torneo). Qualche anno fa gli morì il figlio militare, Stefano.

Articolo precedente

Una foresta sul lungomare

Articolo seguente

Inquinati e infelici: si balla sul Titanic

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Cronaca

Pesaro. Infermieri, lauree in Comune

23 Aprile 2025
Cronaca

Misano Adriatico, Oktoberfest di primavera dal 30 aprile all’11 maggio

23 Aprile 2025
La chiesa di San Martino
Cronaca

Riccione celebra Alessio il beato non beato

23 Aprile 2025
Da sinistra, Caterina Fiorentini (Tecnico audioprotesista), Maurizio Crociani (Tecnico della Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro) ed Eleonora Iezzi (Vicepresidente dell’Ordine)
Cronaca

Novafeltria. Il multiordine delle professioni sanitarie “spiegato” ai ragazzi del liceo “Tonino Guerra”

15 Aprile 2025
Cronaca

Caso Resinovich, indagato Visintin

13 Aprile 2025
Cronaca

Riccione celebra la candidatura Unesco della vela al terzo: la Saviolina c’è

8 Aprile 2025
Cattolica

Cattolica, riqualificazione e messa in sicurezza delle vie Carducci, Po e Lugo

8 Aprile 2025
Cronaca

Montescudo–Monte Colombo. Scuola “Francesco Rosaspina” investiti 2,5 milioni. Al taglio del nastro il presidente della Regione De Pascale

23 Marzo 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente

Inquinati e infelici: si balla sul Titanic

Inceneritore, ora lo snodo è la dimensione?

Scm, Giuseppe Gemmani la mente tecnica

A Misano sulle vie della sapienza

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Misano Adriatico. Leurini, bella impresa alla Chianti Ultra Trail 23 Aprile 2025
  • Pesaro, 80 anni dalla Liberazione: tutti gli eventi 23 Aprile 2025
  • Pesaro. Infermieri, lauree in Comune 23 Aprile 2025
  • Misano Adriatico, Oktoberfest di primavera dal 30 aprile all’11 maggio 23 Aprile 2025
  • Riccione celebra Alessio il beato non beato 23 Aprile 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-