Rinnovato, vi è stata ricavata una sala, periodicamente utilizzata per delle mangiate uniche. E’ la scusa per stare insieme, trascorrere ore tranquille e ritrovare i profumi del passato. L’ultima si è celebrata lo scorso 24 giugno, ricorrenza di San Giovanni, un santo fatidico. Paese di artigiani raffinati, agricoltori appassionati non meno che cuochi di valore (sia come hobby, sia come mestiere), sono stati serviti dei piatti degni di un ristorante a infinite stelle. Antipasto: sardoncini marinati e cozze alla marinara; a seguire tagliatelle allo scoglio con il sugo preparato da Dolfo; poi sardoni alla griglia col pane; insalata, ciambella e vino. Lo spirito della frazione lo vissuto appieno. Le tagliatelle le ha offerte Torsani Pastafresca, il vino la Fattoria del Piccione (due aziende misanesi) e da Luigi Nanni. Ai fornelli, oltre a Dolfo, lo stesso Nanni (bel cameriere, con il figlio bel cuoco) e Bruno Sacanna.