– Il coro degli imprenditori della Valconca è uno solo e anche indignato: “La Ghigi ha ricevuto troppi aiuti dalla pubblica amministrazione. Perché?”.
Giordano Emendatori, è il titolare della Mec3, leader mondiale nella preparazione di semilavorati per la gelateria. Sede a Casarola (San Clemente), i suoi numeri: 46 milioni di euro di fatturato (erano 38), 246 addetti, presenza in 50 nazioni che valgono l’80 per cento dei ricavi.
Argomenta: “L’operazione Ghigi è un marchingegno messo in piedi con la complicfità delle amministrazioni di Morciano, San Clemente, con lo scopo di aiutare l’azienda. Ma non vedo che al momento si siano fatti i suoi interessi industriali. Mi sembrano più altri, di tipo speculativo.
Sono del parere che le imprese debbano essere lasciate andare al proprio destino. Se funzionao ok, altrimenti nulla. E’ dagli anni ’60-’70 che si coprono le incapacità della Ghigi, ma è come dare un’aspirina a un moribondo”.
Maurizio Bernardi è il titolare di Adria Legno, commercio di legnami, tetti in legno e abitazioni in bio-architettura: “L’area produttiva di Sant’Andrea, dove dovrebbe andare la Ghigi, è davvero scandalosa. E’ diventata una faccenda grottesca che non si giustifica con le parole. E’ indegna di una provincia avanzata come la nostra. E’ da anni che la mia azienda soffre la mancanza di spazi; ne abbiamo la necessità, ma non vedo soluzioni. Perché alla Ghigi tutti questi favori e a noi no? Senza contare che la speculazione immobiliare a breve penalizza il settore produttivo”.