– Il Consiglio comunale sull’adozione definitiva della Variante generale al vigente Prg (Piano regolatore generale) di Gradara, iniziato alle 19:30 del 27 si è protratto fino alle 1:30 della notte del 28 agosto 2007. La Foronchi ha tirato dritto: pur avendo valutato che le osservazioni sarebbero state votate con agio nella seduta delle 19:30 del 28, con grande scortesia si è rifiutata di aggiornarla, senza motivazioni, quando per tale Consiglio erano stati ufficialmente previsti ben 4 giorni consecutivi.
Ho insistito per l’aggiornamento al fine di valutare meglio i casi rimasti da votare (un centinaio su 350) anche perché sono stati presentati una ventina di emendamenti dell’ufficio Tecnico, a noi consegnati la mattina del giorno stesso. La professoressa Foronchi incurante dei disagi arrecati mi ha risposto: “Avete avuto abbastanza tempo per studiarli!”. Mi sono presa però la magra soddisfazione di farle leggere le restanti 100 osservazioni per esteso in armonia con il detto: lei me ne ha date, ma io gliene ho dette!
Il nostro gruppo – “Centrosinistra per Gradara” – nei giorni precedenti, per non allungare i tempi delle votazioni, aveva già analizzato 250 schede, appuntando il voto su ognuna e non ha voluto mettere in campo polemiche – come avrebbero meritato le controdeduzioni alla nostra osservazione (di 18 pagine), con la quale l’amministrazione Foronchi si è arrampicata sugli specchi per difendere il Prg ormai adottato.
Abbiamo sinteticamente motivato così il nostro voto sulle controdeduzioni alle osservazioni: – contrario per le parti che ritiene da modificare o inaccettabili;
– a favore in tutti quei casi in cui l’amministrazione ha bocciato le osservazioni tese ad ottenere di riportare gli indici allo 0,50 – 0,80 – 0,90 mq/mq previsti dal previgente Prg; – astensione in tutti quei casi in cui non c’era necessità di esprimere voto contrario ma che comunque non potevano ottenere un voto a favore in quanto frutto di scelte politiche proprie dell’amministrazione Foronchi (che si presentò nelle elezioni del 2004 e in quelle del 2006 con una lista civica di centrodestra), il cui impianto di fondo questa minoranza non condivide.
Ho rimarcato, durante la seduta, che la scelta di creare un’offerta edilizia per sopperire al saldo di natalità (in parità a Gradara) genererà un flusso demografico che porterà solo a cementificare ulteriormente il territorio. Tale scelta viene sostenuta dall’amministrazione in carica con la necessità di migliorare la qualità della vita in un paese che rischia di invecchiare e di non avere sufficienti risorse per gestire il territorio. In questo modo ancora una volta si ricorre all’incremento delle entrate proprie dell’espansione edilizia per governare il paese: scelta che si allinea con tutti quei comuni d’Italia che non hanno saputo intraprendere strade diverse per incentivare lo sviluppo socio-economico.
Ho inoltre sollecitato l’amministrazione a non perdere l’occasione per scelte coraggiose almeno nella redazione del nuovo Regolamento Edilizio (fermo agli anni ’90), come il prevedere che in presenza di un rudere da ricostruire vengano rispettate le caratteristiche architettoniche della preesistenza (orientamento, tipologia, recupero dei materiali, rispetto del contesto, ecc.).
Altro aspetto non condiviso dal gruppo è l’offerta in aree residenziali di un incremento di superficie edificabile (rispetto al previsto 0,40 mq/mq) pari a 0,5 mq/mq per quegli edifici che adotteranno biotecnologie che comportino l’incremento dello spessore murario ai fini del risparmio energetico: una giustificazione pretestuosa – visto che esistono tecnologie che permettono, a parità di efficienza energetica, spessori murari da 30-35 cm. – che alla fine costituirà un vantaggio solo per i costruttori in quanto gli immobili vengono venduti al lordo di superficie.
L’offerta di un aumento di Sul (Superficie utile lorda) non era necessaria in quanto amministrazioni innovative – Bolzano ne è un esempio di eccellenza – già prevedono nei Regolamenti Edilizi l’obbligo per le nuove costruzioni all’innovazione ecocompatibile, così come è già un incentivo il risparmio complessivo di gestione dei nuovi edifici, che produrrà i suoi vantaggi già a breve termine anche grazie a finanziamenti a bassissimo costo.
La minoranza con le proprie osservazioni ha obbligato l’amministrazione Foronchi a stralciare il progetto per il bus-terminal; al ripensamento sulla costruzione dei parcheggi interrati sotto le mura della Rocca; a fare marcia indietro sull’eliminazione del lago a Fanano Massignano; ad adottare una rotonda per eliminare l’ingresso (pericolosissimo) a raso sulla via per Tavullia dalla nuova lottizzazione “Zaccarelli”; a ricercare nuove possibilità per i terreni comunali di elevato pregio ambientale quali il monte Formica, precedentemente oggetto di lottizzazione intensiva (oggetto di nostre osservazioni e conseguentemente bocciata in sede provinciale) ed altri importanti punti.
Il nostro impegno politico si è confermato come un valore aggiunto per la salvaguardia del territorio gradarese, offrendo all’amministrazione Foronchi quel punto di vista terzo che l’ha portata – intelligentemente – a non fossilizzarsi su prese di posizione ma ad accogliere le proposte di sicuro interesse, per il bene della nostra città.
Il Prg non ha devastato il territorio (come invece aveva previsto l’uscente giunta Micucci), grazie anche ad un attento studio geologico del territorio: ha abbassato gli indici dal 50 al 30% per i soli insediamenti rurali sparsi ed al 40% per le Ztr (Zone territoriali residenziali), le altezze massime, con poche eccezioni, sono di 7 metri, i nuovi comparti saranno serviti quanto a standard di parcheggi e verde attrezzato e servizi. Si vorrà almeno dare atto che sia una prassi insolita quanto degna di considerazione, per la nostra Provincia e per l’Italia, che l’opposizione offra confronto costruttivo e che lodi un Sindaco di parte avversa! Ma chissà che il Pd non rimescoli le parti?”.
* Consigliere comunale della lista “Centrosinistra per Gradara”
N.d.r.: Patrizia Mascarucci aveva già fiutato il futuro. Infatti il sindaco Franca Foronchi è diventata “veltroniana” e capolista nelle liste del Partito democratico. Chissà come la prenderanno chi l’aveva votata perché contrari al centrosinistra? E poi quanto disorientamento a sinistra che da anni la combatte perché considerata rappresentante di una lista di centrodestra…
di Patrizia Mascarucci