– Mangiare con giudizio, è facile dirlo ma molto difficoltoso metterlo in pratica. Nell’atto del mangiare a complicare le cose spesso entrano in ballo dei meccanismi psicologici che non sempre sono controllati dalla parte conscia del nostro cervello. Ormai qualsiasi giornale sfogliamo, o trasmissione televisiva guardiamo, veniamo subissati da ricette, promozioni alimentari o consigli dietetici spesso fantasiosi se non pericolosi, in un gossip privo di attendibili riferimenti scientifici. Tanto per fare un poco di chiarezza, possiamo considerare una buona base di partenza la nostra dieta mediterranea, da lì in poi vorrei aggiungere alcuni consigli e raccomandazioni di carattere generale, su cui è unanime e concorde il parere dei maggiori nutrizionisti.
1 Per qualsiasi problema di salute (derivante da una alimentazione sbagliata) rivolgiamoci ad un medico nutrizionisti o un dietologo, le diete fai da te sono inefficaci nel lungo periodo, molto spesso dannose alla salute.
2 Riduciamo le quantità totali di cibo, tenendo conto dell’età e dell’attività che svolgiamo.
3 Riduciamo le quantità di carne consumata, pesce compreso (2-4 volte alla settimana è più che sufficiente).
4 Privilegiamo cotture rapide e poco elaborate.
5 Riduciamo la quantità di sale ed usiamo quello iodato, per dar sapore ai nostri piatti ci sono tante spezie saporite e salvifiche per la salute (erbe aromatiche, curcuma, fieno greco ecc..).
6 Anche con lo zucchero andiamoci piano. A parte quello che consumiamo per libera scelta, senza saperlo ne ingeriamo quantità consistenti contenute negli alimenti, specialmente confezionati e purtroppo i bambini sono i più esposti.
7 Variamo il più possibile la nostra alimentazione, sarà più nutriente ed eviteremo l’accumulo di sostanze dannose eventualmente presenti.
8 Aumentiamo il consumo di vegetali e legumi (ciò non dovrebbe essere difficile, essendo la nostra alimentazione storica).
9 Non esageriamo con il consumo di frutta, il contenuto di fruttosio è alto. (uno o due al giorno è sufficiente).
10 Diminuiamo il consumo di pasta e pane, aumentando quello di cereali in chicchi (farro, kamut, avena, orzo, grano saraceno, riso ecc..). Nell’acquisto dei cereali preferiamo prodotti biologici e integrali, offrono qualche garanzia in più.
11 Prendiamo l’abitudine di immergere per qualche ora in acqua, frutta e verdura, un lavaggio preventivo è utile anche per legumi e cereali.
12 Prendiamo l’abitudine di leggere le indicazioni sugli alimenti, la pratica ci aiuterà sempre più ad interpretarle e capirle.
13 Preferiamo olio extravergine d’oliva a burro, margarina e strutto.
Cambiare le proprie abitudini alimentari anche se supportati da buone motivazioni sarà molto difficile. Il mio consiglio è quello di modificarle lentamente, potrebbero volerci anni, l’importante è incamminarci verso la giusta direzione, non è una dieta che stiamo facendo, la quale ha un inizio ed un fine, ma stiamo cambiando il nostro stile di vita (alimentare). Il nostro impegno deve diventare costante, ma non ci deve stressare, per cui consapevolmente di tanto in tanto concediamoci qualche scappatella gastronomica, l’importante è rendersi conto che alcune abitudini poco salutari vanno abbandonate e sostituite con altre che definirei più salutifere.
“Non è mai troppo tardi” l’antico adagio si adatta perfettamente agli ultimi studi sulla longevità i quali mostrano come uno stile di vita sano, anche se adottato quando si sono già spente le 70 candeline, può costituire la chiave di volta per aggiungerne altre 20 sulla torta.
Per tagliare il traguardo degli ambiti 90, in altre parole, darsi da fare con l’attività fisica, mangiar sano e buttare il pacchetto di sigarette nel cestino, ad esempio, diventano fattori determinanti, in barba anche a quel che è scritto nei geni. Secondo i ricercatori statunitensi, infatti, se la genetica conta per un buon 30% sul fronte longevità, uno stile di vita sano la fa da padrona, e vale più di tutto il resto.
A tal proposito contrastare efficacemente l’azione dei radicali liberi con quegli alimenti ricchi di antiossidanti (tra cui i flavonoidi di cui abbiamo già parlato) può risultare fondamentale.
Sarà questo l’argomento che tratterò e cercherò di approfondire nel prossimo articolo…