Si precisa che da anni sono ospitati in spazi inadeguati e insufficienti presso la Scuola elementare di Piazza Repubblica. Un passo indietro: per mesi dal Palazzo si diceva che l’edificio era fatiscente e che andava demolito. E che, pertanto la rilevante spesa doveva essere assorbita con un accordo con un privato per uno scambio costruzione asilo in cambio di costruzione di appartamenti. I tempi sarebbero stati lunghissimi. Questo è andato in fumo grazie alla pressione del Comitato dei genitori, a interpellanze in Consiglio comunale e ad articoli di stampa. Insomma, improvvisamente quell’edificio era ancora in buono stato, mancava solo una buona ristrutturazione.
Ce lo si aspettava che prendessero altro tempo, ma ci si illudeva allo stesso modo che avessero preso realmente a cuore il problema. Invece, come al solito, ad ogni riunione il lavoro slitta di mesi, questa volta di anni.
A gennaio 2008 Pazzaglini e Ruggeri ci avevano detto che a settembre 2008 avrebbero avuto il progetto di ristrutturazione definitivo e tempo 2/3 mesi per la gara d’appalto potevano iniziare i lavori, quindi nel 2009 avremmo innaugurato la nuova scuola materna. Invece, ci hanno detto che il progetto di ristrutturazione lo avranno a fine hanno, che occorreranno 2/3 mesi per la gara d’appalto, e se e quando troveranno il modo per finanziare questo progetto, potranno iniziare i lavori che non credono possano terminare prima dei 12/15 mesi. Quindi avremo l’asilo, bene che vada, nel 2010, ma la clausula (se e quando) troveranno i soldi per questo progetto, pesa enormemente sui tempi.
Sempre il sindaco e l’assessore hanno calcolato che tutto il lavoro possa arrivare a costare un milione di euro, davvero tanto, ma sarà all’avanguardia e super teconologico oltre che ecologico. Ai nostri bambini interessa avere una scuola sicura e funzionale che li accolga nella loro crescita. Prima la Scuola Sicura poi la tecnologia, questo è il nostro grido di battaglia. In questo modo ovviamente le spese diminuirebbero molto e noi potremmo avere i tempi d’attesa ridotti.
Amareggiati ed insoddisfatti attendiamo nuove soluzioni.
Un gruppo di genitori