ECONOMIA
– Un profilo economico di buona tenuta il primo semestre della cassa di Risparmio di Rimini. Liquidità in cassa. Utili che si assestano a 4,32 milioni di euro (erano 11,92 milioni). E Mol (Margine operativo lordo, ovvero gli utili prima degli oneri finanziari, degli ammortamenti e delle tasse) a 19,24 milioni di euro (meno 40,87%). Questi sono gli indicatori economici di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato in parte risente del fatto che la Cassa di Risparmio di Rimini ha nel suo conto economico titoli che hanno perso parte del proprio valore, “causa la schizofrenia mondiale” delle borse. Il prestigioso economista americano Paul Samuelson ha scritto che “non c’è nulla di simile ad un pasto gratis” e che andare in borsa “è come scommettere sulle corse dei cavalli: uno vince e mille perdono”. Come dargli torto.
“Resteranno in portafoglio, i titoli caduti – afferma Alberto Martini, il direttore generale – fino a quando non ritorneranno su livelli accettabili”.
“Il nostro bilancio – ha commentato Giuliano Ioni, presidente dell’istituto di credito che vale un terzo del risparmio bancario della provincia di Rimini -, in parte, risente della situazione della crisi internazionale. Ma abbiamo una liquidità eccellente ed adeguata”.
La Carim ha in cassa titoli della banca d’affari americana Lehman Brothers, andata in amministrazione controllata causa le sofferenze finanzierie dello scorso settembre.
Gli indicatori economici della Cassa di Risparmio per alcuni analisti sono lo specchio dell’economia provinciale. Il primo semestre indica numeri di sostanziale equilibrio. La raccolta diretta è stata di 3,38 miliardi di euro, più 11,89% rispetto al primo semestre del 2007. Giustamente i risparmiatori hanno punito gli investimenti finanziari; così la raccolta indiretta, a 2,3 miliradi di euro, è rotolata indietro dell’8,99%. In assoluto, la raccolta complessiva, 5,69 miliradi di euro, è aumentata del 2,38%. Di segno positivo anche il denaro prestato alla clientela, più 5,15%, poco oltre i 3 miliardi di euro.
La voce sofferenze fa un bel balzo in avanti, ma bassissimo se confrontate con altre realtà italiane, soprattutto il Sud. Il rapporto tra sofferenze lorde ed impieghi lordi è dell’1,35% (era dello 0,88% un anno fa).
Il rapporto semestrale della Carim è anche il momento per tirare la linea sulla stagione. Il dato significativo che getta luce sul comparto è che la raccolta diretta al 31 agosto ha avuto un balzo del 12,96%, coon 3,4 miliardi di euro. L’osservatorio afferma che c’è stato un leggero incremento, in linea col 2006 e 2007.
Segna il passo la frenetica e speculativa espansione del mattone dopo anni di corsa che da un punto di vista economico sul medio e lungo periodo impoverisce una comunità, bruciando ricchezza e risparmio. A farne le spese sono i cittadini perbene e gli imprenditori che fanno impresa con le idee, col rischio. Nel settore gioca un ruolo determinante la politica ed il sentire comune del citttadino. Tornando alle leggi del mercato, si ha che gli appartamenti si fanno fatica a vendere in periferia e nei coomuni dei dintorni di Rimini. Meno in crisi i posti pregiati e le costruzioni di qualità.
Cresce il credito al consumo, cioè l’acquisto a rate di beni, in genere, non di prima necessità. Nel 2009, la Carim ha ruicevuto l’autorizzaione per aprire 20 sportelli. Ioni: “la nostra è una banca solida, rimasta indipendente e vocata all’espansione”.
I NUMERI
Raccolta globale, 5,69 miliardi
– Ecco gli indicatori fondamentali della Carim relativi al primo semestre del 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007.
Raccolta diretta: 3,38 miliardi di euro (più 11,89%)
Raccolta indiretta: 2,3 miliardi (meno 8,99).
Raccolta complessiva: 5,69 miliardi (più 2,38).
Impieghi: 3 miliardi (più 5,15%).
Sofferenze: rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi: 1,35% (0,88).
Mol (Margine operativo lordo): 19,24 milioni (meno 40,87%).
Utile netto: 4,32 milioni (era di 11,9 milioni).
Patrimonio: 382,7 milioni (più 2,40%).
Dipendenti: 761 (732).
Filiali: 111