– Gentile direttore,
le scriviamo per esprimere il nostro stupore circa l’oscuramento totale, deciso, insistito del vostro giornale riguardo a quello che, riteniamo, sia uno tra gli avvenimenti politici più fragorosi ed interessanti accaduti nella vita particolarmente cattolichina: il passaggio dell’intero gruppo direttivo di Rifondazione Comunista alla nuova formazione denominata Sinistra Critica.
Abbiamo aspettato fiduciosi (a ciò si deve questa nostra quasi “fuori tempo massimo”) mese dopo mese (ma i giornalisti non dovrebbero “stare sulla notizia”?), che un rigo, un piccolo specchietto, magari una palazzata avrebbe fatto capolino, così, giusto per informare che qualcosa sotto il sole si è mossa. Chissà che qualche cittadino non sia interessato alla notizia, ci siamo detti. Magari qualche cittadino-elettore. O è proprio qui che sta il problema? Sicuramente no: sarebbe come dire che il vostro concetto di democrazia si arresta laddove dà fastidio a qualcuno. No. Sappiamo che, con tutta probabilità e pur conoscendo la capillarità con cui seguite anche la più irrilevante delle questioni, la cosa vi è sfuggita. Siamo qui per ricordarvela, sicuri che cercherete di coprire il vuoto che, fino ad ora, vi ha accomunati, vostro malgrado, alla informazione più faziosa.
Il Direttivo e i simpatizzanti di Sinistra Critica