Bisogna aspettare al XII secolo per avere molti pezze scritte che testimoniano dell’esistenza di un edificio religioso. Scrive Egidio Brigliadori, un attento storico di cose religiose nel libro “Religiosità in Valconca”, edito dalla Banca popolare Valconca: “…risulta evidente che già prima del Mille il territorio plebale di Sant’Erasmo (la chiesa un tempo era intitolata a San Biagio e Sant’Erasmo) si estendeva fino a Sant’Andrea in Casale e oltre a Morciano al fondo di Casarola. Ma quali altre chiese appartenevano al territorio e alla giurisdizione ecclesiastica di Misano? Dovremo tenere conto in primo luogo che il territorio e la sua giurisdizione ha subito diverse variazioni lungo i secoli… Purtroppo il documento più importante e più antico che ci permette questa ricostruzione, la bolla di papa Lucio II del 1144, risulta solamente la chiesa di sant’Andrea in Casale dipendente da Sant’Erasmo.
Alla fine del 1200, dipendono da Misano monte le chiese di Sant’Andrea in Casale, San Clemente, Cevolabate, Scacciano. Nel 1577, si ha che la chiesa di sant’Erasmo e detta anche di san Biagio.
L’attuale chiesa venne costruita a metà ‘800 su quelle vecchie fondamenta. Un prete, Mauro Amati, scrive nel 1863 della nuova costruzione ricordando la vecchia: “…vi ha differenza solo in questo, che la sua facciata di prospetto era volta all’oriente, a ponente il presbiterio, al lato destro gli ingressi. Inoltre la sua struttura alla maniera delle chiese primitive mancava di ogni architettura. Vi scorgevi quattro mura, le quali formavano un vasto ambiente a cavalcatura e così basso, che in estate per il soffoco era insalubre”. Queste antiche mura sono quelle della nuova cappellina ricavata da un vano della vecchia cantina.
Festa de Crucfes
Ilè sora, apena cu s’élza la culena
la stà per veda mej giù la marena,
elta, slanceda,las putrebb dì in pid,
la Cisa ad Misen la fa boca da rid
me sol, me mer, m’un panorama bel,
ic la ha fata veda quand ujera “Carusel”
per d’jan in television, t’jnterval,
isé l’Italia la vidiva quel c’la val.
Ad schent i Su pid e prim sol, l’aurora
la illumina e Post duvé jà trov Dimora
Quej chi c’ha las Misen e ormai i stà
ilé in silenzie, jaspeta sol l’Eternità.
Ujé i nost parint, i nost amig, ginitur
che la vita la jà vest superé gioje, dulur,
Lia lai guerda, da sora, eleghenta, snela
e ma Che Sen Eterne lal fa da Sintinela.
D’agost us fa la festa, un punt fes
per i Misanis, i la cema “De Crucfes”
c’us trova te Su interne, un Caplavor,
un Umagg de Credent me Nost Signor,
un Caplavor antig, un si sa chi l’ha fat,
ti particuler l’é pricis più. d’un ritrat,
Cla Testa riclineda l’é un gest ad pietà
che vo es sigur per tuta l’umanità.
St’Opera ad legn, cert ad elta scola,
la esprim soferenza, dulor, senza parola
che in fond la ha, basta stè atent,
la val per tut, per tut Quej chi la sent.
di Mario Tonini
Misanese delle Casacce che abita a Riccione
IL PROGRAMMA
21 AGOSTO – Ore 21 – Concerto rock giovani gruppi locali
22 AGOSTO – Ore 20 – Messa. Ore 21 – Processione con il Crocifisso per le vie del paese illuminato
23 AGOSTO – Ore 17 – Messa. Ore 17.30 – Ritrovo al campo sportivo per l’iscrizione al motoraduno
Ore 18.15 – Partenza del motoraduno. Giro panoramico con sosta in viale Ceccarini
Ore 19.30 – Ritorno motoraduno e inizio festa con “Vittoria e la sua orchestra”
24 AGOSTO – Ore 8, 11, 16.30 – Sante Messe. Ore 12.30 – Pranzo insieme con prenotazione (euro 18).
Ore 17 – Grande festa con l’orchestra “Caffè Concerto”.
Ore 20 – Esibizioni ballerini romagnoli
Ore 23 – Fuochi d’artificio
Durante tutta la festa: stand gastronomici, pizza nell’antico forno del chiostro, grande pesca di beneficenza, mostra fotografica “Come eravamo”.