– A Cattolica il Festival Bolero-Spadò “Cinema, danza, musica, pittura nella Parigi anni ’30” conclude i festeggiamenti per il 100° anniversario della nascita di Alberto Spadolini, il più eclettico artista del ‘900 all’interno dei festeggiamenti per i 25 anni di vita del Centro culturale polivalente. Appuntamento il 17 aprile, allo Snaporaz, con inizio alle 21.
Il jazzista Stefano Travaglini, nipote di Spadolini, ha riportato alla luce le note del Bolero-Spadò, musica dedicata dal maestro Enrique Juvet all’eclettico artista. Il Centro Professionale Danza di Riccione presenta “Gitana”, “Les Filles d’Esprit” e “Bolero di Ravel”, coreografie di Antonella Bartolacci, scenografie naturalmente di Alberto Spadolini. Sarà proiettato un documentario della regista riminese Cinzia Zavoli dedicato “Ad Alberto, ai ballerini, alla Francia, alla negritudine”.
Fabio Filippetti ed Elsa Ravaglia intervistano lo storico dell’arte Riccardo Gresta, lo scrittore Angelo Chiaretti e Marco Travaglini, autore del volume “Bolero-Spadò”.
Al termine della serata nel foyer del Teatro si potrà ammirare la mostra su Spadolini e unirsi al brindisi finale.
Ma chi è in realtà Spadolini? Una risposta esauriente è giunta in seguito al ritrovamento del suo archivio composto da un centinaio di artistiche fotografie degli anni ’30, manifesti, libri, articoli, spartiti musicali, depliant degli spettacoli di danza e delle esposizioni di pittura in tutto il mondo. Negli anni ’20 è giovane decoratore al Vittoriale ammirato da Gabriele D’Annunzio; è scenografo al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia con De Chirico e Marinetti. Negli anni ’30 a Parigi è pittore apprezzato da Max Jacob e da Jean Cocteau; attore con Jean Marais e Jean Gabin; coreografo stimato da Maurice Ravel, da Paul Valery, da Marlene Dietrich; danzatore con Mistinguett, Cécile Sorel e Joséphine Baker con cui ha una tempestosa relazione sentimentale.