Le conseguenze di questa perdita le porteremo dentro per tutta la vita. Il suo ricordo ci accompagna ogni giorno regalandoci momenti di acuto dolore e a volte il piacere di dolcissimi ricordi.
Di questi ultimi spesso ne siete stati voi la causa. I vostn commoventi racconti ci regalavano un po’ di quel papà, di quel marito che non conoscevamo. Ed ogni volta che vi ascoltavamo era come se la nostra sofferenza venisse un po’ alleviata.
Quel giorno in chiesa quando ho visto portare la sua bara sulle vostre spalle ho provato un po’ la stessa sensazione. Non mi sbagliavo perché in tutti questi anni ci avete dimostrato in modo silenzioso e discreto la vostra disponibilità e vicinanza. Abbiamo percepito il vostro dispiacere di non poter più scherzare o semplicemente chiacchierare un po’ con lui e quanto mancasse anche a voi.
Con le vostre conversazioni abbiamo conosciuto un Alfiero giovane sempre pronto a organizzare burle, a combinare scherzi. Sappiamo che passavate nottate insieme chiacchierando intomo al fuoco, che andavate a correre in go kart, che amava il calcio.
Angoli della sua vita che aiutano ad arricchire le nostre vite. Molti di questi ricordi ci sono stati narrati da persone con gli occhi lucidi, occhi nei quali leggiamo una tristezza sincera.
Devo dirvi grazie per tutto questo. Per tutte quelle idee che vi sono venute in mente per tenervi ancora un po’ vicino il vostro, il nostro Alfiero. Grazie per il busto in bronzo posizionato nel suo caro Asilo nido, per il torneo di calcio che porta il suo nome. Per tutti gli appassionati articoli che avete scritto sui giornali alla sua memoria. Grazie soprattutto per la vostra delicatezza dimostrata nei nostri confronti in tutti questi anni.
Sicuramente non siamo riusciti a trattenerlo, però lui vive dentro i nostri cuori ed è per questo che vi dico di nuovo grazie. Un abbraccio.
Nadia, Romina,
Paolo Gentilini