PASSIONI
– Walter Ghinelli mette in bacheca un altro titolo di campione italiano. Questa volta a squadre, insieme a due amici riminesi, Marco Giorgi e Mirco Casadei. Lo scorso anno, in settembre, Ghinelli, vinse il titolo individuale.
Il trio della provincia di Rimini ha fatto proprio il 41° campionato italiano di caccia Trofeo Sant’Uberto disputato in Valfreda (provincia di Roma) lo scorso 27 e 28 giugno, precedendo il Piemonte e la Liguria. Ghinelli commenta la vittoria: “E’ stata una gara impegnativa, difficile, ma anche fortunata”. Il prossimo appuntamento per i riminesi sono le selezioni che aprono la porta del campionato mondiale (Ghinelli ha fatto la riserva).
Per poter accedere all’italiano, i campioni si sono imposti prima nelle selezioni provinciali, poi regionali. Infine, hanno indossato la casacca dell’Emilia Romagna per competere con le altre 18 regioni (una assente).
Ghinelli esce con il cane una volta la settimana e partecipa con lo spirito di un adolescente alle gare che si tengono i fine settimana nella nostra zona, dove in palio ci sono gli amati prosciutti da consumare con gli amici. Dal 2000 ad oggi, Walter Ghinelli ha partecipato a 12 titoli italiani: “Prima di allora mi sembrava un sogno”.
Il campionato italiano caccia rappresenta un binomio tra l’uomo e il suo cane. Il punteggio è la somma dei due comportamenti: un intreccio di sostanza ed eleganza. L’animale deve eseguire i comandi per scovare la selvaggina. Puntata la preda, il cacciatore la segnala al giudice. Poi impartisce l’ordine di farla alzare. Nel volo, c’è il colpo di fucile. E ritorna in campo il quadrupede: chiamato al recupero e alla consegna al padrone. Effettuato l’operazione, si deve sedere severo ordine, aspettando l’arrivo del giudice di gara.