– Dottore, mi si è alzata la pressione! Le stagioni cambiano e in qualche modo anche la pressione arteriosa si modifica con il variare del clima. Capita sempre più spesso di poter misurare la pressione del sangue a casa propria, con un apparecchio automatico facile da usare, e così sempre più persone, ipertese soprattutto, ma anche per controllo occasionale, imparano a conoscere la propria pressione arteriosa.
Questa consapevolezza aiuta molto a prevenire le conseguenze temibili dell’ipertensione arteriosa, conosciuta anche come il “killer silenzioso” proprio perché provoca danni a volte senza farsi notare.
Grazie a questa diffusa conoscenza dei valori pressori automisurati ci si rende conto non solo dell’ampia variabilità pressoria nel corso di misurazioni ripetute a distanza di pochi minuti nell’arco della stessa giornata ma anche della variabilità della pressione con il mutare delle stagioni.
E’ esperienza comune osservare un calo pressorio durante l’estate, provocato dal caldo che induce una dilatazione dei vasi sanguigni e quindi una riduzione della pressione del sangue che vi scorre dentro. Questo fenomeno induce spesso il paziente iperteso a sospendere del tutto la terapia antipertensiva, senza consultare il proprio medico.
Per contro, in inverno, la pressione arteriosa tende ad aumentare per il fenomeno opposto della costrizione dei vasi sanguigni provocata dal freddo. Talvolta si rende necessario un aggiustamento della terapia antipertensiva sempre dietro prescrizione del proprio medico curante.
In generale, a chi bisogna consigliare la misurazione della pressione del sangue? Penso che ogni persona debba misurare la pressione arteriosa almeno una volta all’anno o in occasione di visite mediche per qualsiasi motivo.
In particolare questo consiglio vale soprattutto per i figli di genitori affetti da ipertensione arteriosa, in quanto sono a maggior rischio di diventare ipertesi per la nota impronta ereditaria di questa condizione morbosa. Naturalmente anche i pazienti già riconosciuti affetti da malattie cardiache, diabete, malattie circolatorie cerebrali e degli arti inferiori, malattie renali, obesità e livelli elevati di colesterolo nel sangue, in quanto è più importante che abbiano un buon controllo pressorio.
La pressione automisurata a casa propria è in genere più bassa di quella misurata nell’ambulatorio medico perché non è influenzata dal rialzo pressorio di origine emotiva che una persona può avere durante la visita medica, il cosiddetto “effetto camice bianco”.
Bisogna considerare il valore di 130-135 di massima e 85 di minima come quello che, per la pressione domiciliare, corrisponde al valore di 140/90 rilevato nell’ambulatorio del medico.
Dottor Eugenio Fantini