[b]Lavatoio, finalmente! [/b]- La bellezza sta anche nella forza dei nomi e nel fascino de tempo. Forse uno dei “monumenti” più affascinanti della vecchia Morciano è il lavatoio, dove le donne fino ai primi anni sessanta, quando ancora l’acqua corrente in casa era un lusso per pochi, andavano a lavare e sciacquare i panni. Dunque, il detto che i panni si lavano in casa e si stendono fuori non era proprio veritiero. Nei primi anni Novanta, è stato restaurato dalla giunta guidata da Alberto (Bertino) Montanari e adibito a sala conferenze e mostre. L’amministrazione morcianese ha sempre denominato l’edificio come sala dell’ex Lavatoio. E quell’“ex” era davvero un piccolo insulta alla memoria del passato. Esempio, a Roma le Scuderie del Quirinale, oggi spazio museale, non vengono preceduto da ”ex”. Ma qualcosa si è mosso. In un volantino datato 26 febbraio, nel quale il Comune di Morciano chiamava i morcianesi in pubblica assemblea, c’era la nobile denominazione “Sala del Lavatoio”. Finalmente.
[b]Giordano, scrivi commedie [/b]- “Continua a scrivere le commmedie, che ti vengono meglio della critica politica”. Tra il serio e lo scherzoso un assessore si è rivolto così a Giordano Leardini. Leardini è eclettico. Dipinge, scrive commedie dialettali. Ma questa volta non ha gradito. Negli ultimi anni si è messo a fare politica, prima nelle file di An, ora nel Pdl. Polemista verace, Giordano non concorda. Dice: “Continuerò a fare le bucce a quest’amministrazione che dice castronate”.