POLITICA
Allegro ma non troppo
di Ecci
– C’è grande caos (casén) nel Pd, da anni. Cambiano (us fa pri dì…) gli attori, ma c’è un virus che attanaglia tutti. Il fatto nuovo: qualcuno non mette più al centro il partito a tutti i costi, ma giudica le persone e i fatti concreti. Questi “marziani” sono 4 consiglieri di maggioranza firmatari della mozione di sfiducia e 4 assessori che hanno staccato la spina. Hanno avuto un bel coraggio, perché stanno pagando sulla loro pelle una campagna di denigrazione pubblica al grido di “traditori” e minacce di espulsione. Jezza Maria!…
Cos’è oggi il Pd cattolichino? Una marmellata insapore e incolore autoreferenziale e che frena la città. Oggi il sindaco Tamanti è diventato il centro del frullatore delle contraddizioni e conflitti del partito. T’è vu’ la tu galéna!…
Tamanti, dopo una campagna elettorale più che insipida, vince per appena 300 voti. Si capisce subito che qualcosa non funziona. La più vigile è l’assessore Roberta Bacchini che molla la barca poco dopo. La giunta va avanti ma è subito travolta dal proprio immobilismo mentre in città monta la protesta e la delusione. 14 mesi dopo abbandonano altri 3 assessori: Astorre Mancini, Alessandra Angelini e Mauro Palmacci. Insomma il gruppo che voleva il cambiamento si sfalda e si smarca. La bèrca la è ti pèl…
I consiglieri di maggioranza Gianfranco Andreani, Marco Barulli e Alberto Cenci pensano che non sia giusto andarsene alla chetichella, e danno vita ad una mozione di sfiducia al sindaco Tamanti. “…L’inadeguatezza del Sindaco rispetto agli obiettivi di riforma del modo di amministrare e di far politica, nonché programmatici, rappresenta un motivo politico di profonda delusione, dovendo amaramente riconoscere che il progetto di rinnovamento – pur tra le previste difficoltà – non ha incontrato la necessaria autorevolezza nel suo principale interprete politico…”. Ciapa su!…
Se la mozione verrà votata da almeno 11 consiglieri: tutti a casa e arriva un commissario per traghettare il Comune ad elezioni anticipate. Al giogh dl’uva, ognun ma chèsa sua…
Ma ecco il terrorismo mediatico: “L’assessore Russomanno: ‘Cattolica non va commissariata, verrebbero bloccati tutti i progetti e i finanziamenti per la città” – “L’assessore Arduini: ‘Una sventura la mozione di sfiducia’” – “Tamanti: ‘Non ho paura di cadere, sarebbe la città a pagare’” (perché fin adèss chi ha paghé Fracazzo di Orbetello?). Poi le dichiarazioni catastrofiche del segretario Prioli, ovviamente sempre in nome del bene della città.
Ma è veramente una sventura l’arrivo di un commissario? Intanto lui e la sua squadra sarebbero pagati dal governo. Per almeno 6 mesi risparmi assicurati sui compensi di sindaco, assessori, consiglieri, staff, portavoce e quant’altro. Un commissario “libero” potrebbe portare alla luce la vera situazione del debito diretto e “indiretto”, chiuderemmo quella cosa inutile che si chiama Istituzione. Potrebbe dare un’occhiata a qualche fascicolo “discusso”, riorganizzare la macchina comunale… Insoma, al pudria es un bèl cacianès…