E dopo le risate in platea l’aperitivo bio all’enoteca con vini da tutta Italia.
Si comincia il 14 con il Don Giovanni di Mozart, portato in scena grazie ai “gesti musicali” e alla rigorosa partitura rumoristica da i Sacchi di sabbia.
Non saranno Dario Fo, ma la compagnia Korekanè ha deciso di provarci lo stesso. Così il 21 novembre sarà di scena Lo Fo…io il Mistero buffo, il tema sacro in chiave grottesca.
Gabbato lo santo non è un testo teatrale, ma un’indagine sociologica, registrata e assemblata nella quale i veri autori sono gli uomini, che agli Omini, la compagnia che inscena lo spettacolo, raccontano di sé. Ne esce un curioso affresco dell’umanità, raccontato con la proverbiale comicità toscana.
Dalla penna irresistibile di Stefano Benni (Saltatempo) nasce lo spunto per questo testo esilarante portato in scena da Giorgio Felicetti, che attraverso il racconto della vita di un uomo, Scarpagnante, racconta un pezzo della storia d’Italia.
Il 12 dicembre la Compagnia del serraglio in Ortonesque racconterà la storia del drammaturgo inglese Joe Orton, giovane genio del teatro inglese ucciso dal suo amante a soli 34 anni. Una vita e una morte scandalose, omaggio involontario alle sue stesse commedie.
Da gennaio inizia invece la programmazione per i più govani. Quindi come aperitivo, al posto del vino, un cortometraggio animato.
9 gennaio: L’avventura di Nino, di Roberto Anglisani
16 gennaio: E tu chi sei? Storie per crescere curiosi. Di e con Alessia Canducci
23 gennaio: La profezia delle ranocchie, di Officina teatrale creativa.