I negozi addobbati con simboli futuristi e “messi in strada” sono stati un segno di risveglio ed orgoglio del paese, che sembra aver trovato un massimo comun denominatore.
Come morcianese che da decenni chiede che si istituisca il Museo a Boccioni e si strutturi una Festa Futurista stabile, posso dire che mi è piaciuto tutto quello che era legato al Futurismo e non mi è piaciuto tutto quello che non c’entrava nulla con il Futurismo.
In merito al mio spettacolo POETTTando, desidero ringraziare tutte le persone che: il venerdi sono rimaste sedute sotto la pioggia per venti minuti per attendere l’inizio della prima parte e sono state presenti fino alle 24.45; – il sabato con un freddo pungente sono state presenti fino alle 24.30 e dall’altra parte della via Roma si sono avvicinate al palco per ascoltare più da vicino la voce originale di Marinetti; – la domenica hanno seguito puntualmente tutte tre le parti trasferendosi da via Colombari in via Roma; – in generale, tutti coloro che in strada, dai balconi, dai negozi vicini hanno tributato lo spettacolo di tanti ma tanti applausi, il miglior riconoscimento ad un lavoro svolto con ricerca e passione per Boccioni ed il Futurismo.
Posso dire di aver vissuto momenti di grandi emozioni con le poesie originali futuriste che il pubblico ha compreso e partecipato e questo è il più bel riconoscimento per un autore.
Ma forse il momento per me più intenso è stato quando, alla fine della terza parte, ho presentato la mia poesia dedicata a Boccioni dal titolo “a Umberto Boccioni”. Inedita, ce l’avevo in mente da anni e finalmente ha visto la luce.
La vera grande assente, a mio parere, è stata la MUSICA Futurista, non ne ho sentita, se non in POETTTando con brani originali registrati e brani eseguiti da spartiti dell’epoca ed ancora rumori e brani arrangiati in stile, insieme a Sauro Bucci.
Tuttavia, per una vera crescita del movimento futurista nel paese è necessario coinvolgere le scuole tutto l’anno, organizzare conferenze anche mensili, promuovere mostre di pittura e scultura e creare finalmente questo auspicato Museo Boccioni.
Da parte mia, mi piacerebbe promuovere incontri con le scolaresche per poesie in stile futurista.
Bellezza, ricerca culturale, qualità artistica, serietà, professionalità elementi fondamentali per una buona riuscita e non è vero che tutto è lecito “per far partecipare tutti”. Solo con la qualità culturale ed artistica la Festa Futurista potrà crescere ed affermarsi, altrimenti sfumerà in una sagra paesana, come tante altre. L’augurio è che per la Festa Futurista del 2011 si tenga conto di tutto ciò.
di Giuliano Cardellini
LA POESIA
a Umberto Boccioni
– Breve stralcio della poesia inedita “a Umberto Boccioni di Giuliano Cardellini.
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