Pd, traumatico dopo elezioni – In casa Pd termina la tregua e si cominciano a tendere le trappole per il sindaco Pironi; in Consiglio comunale la maggioranza perde colpi per l’assenza di 4 consiglieri “galliani” del Pd e delle consigliere di Italia dei Valori e di Sinistra Ecologia e Libertà, assenze studiate a tavolino con obiettivi precisi. La scintilla che ha fatto scattare la bomba è stata la soluzione trovata da Pironi per chiudere la questione della piscina comunale, comunicata ai consiglieri solo a decisione oramai presa, ma prima ci sono state altre questioni sulle quali Pironi ha tirato dritto imponendosi al gruppo consigliare e alla maggioranza. Il primo obiettivo raggiunto è stato le dimissioni del segretario Tonti, per altro già previste dallo stesso per la settimana seguente; Tonti ha sempre dichiarato di essere un segretario a tempo “determinato” con l’obiettivo di traghettare il Pd al primo confronto elettorale amministrativo e gestire la patata bollente della prima volta delle primarie per la scelta del candidato sindaco. Il secondo obiettivo è stato quello di fare sentire Pironi sotto assedio, limitarne il ruolo, obbligandolo ad un confronto serrato sulle cose da fare.
Pd, nuovo segretario – Sul nuovo segretario si è trovato l’accordo su Chicco Angelini, giovane ma già navigato nella politica locale, ispiratore del gruppo dei “galliani”, che avrà il compito di portare unità in un partito che ancora risente della spaccatura creatasi con le primarie e di marcare stretto il sindaco. Per quello che riguarda la giunta si parla di rimpasto, in occasione dell’ingresso di Simone Gobbi come assessore al Turismo; probabilmente, dopo la segreteria, il Pd dovrà trovare un nuovo equilibrio anche in giunta.
Pd e coalizione – Poca lungimiranza hanno avuto Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà nel seguire il Pd in questo scontro tutto interno, avrebbero potuto comunque distinguersi nel merito dei contenuti senza fare mancare l’appoggio a Pironi, rafforzandosi a loro volta all’interno della coalizione. Sinistra Ecologia e Libertà ha il problema dell’assessore Fabia Tordi, poco movimentista, ancora fedele al patto elettorale siglato tra Sinistra Democratica/Verdi e Pironi, quindi non sufficientemente rappresentativa della nuova dirigenza politica costituita dall’asse Bulgarelli-Massari; avranno pensato di sfruttare la situazione per candidare Massari al ruolo che gli è sempre sfuggito per un pelo, prima con Rifondazione e poi con i Comunisti Italiani. Dei Socialisti non c’è traccia.
Pd, prospettive – Per il centro sinistra? Boh!