Il Teatro Rosaspina di Montescudo è diventato un classico appuntamento nei primi mesi dell’anno, ed è così da 17 anni. Significa: commedie dialettali di qualità, prosa e musica classica. L’assessorato alla Cultura e allo spettacolo retto da Gilberto Arcangeli in collaborazione con la Pro Loco presentano un cartellone da appuntarsi, con sipario su alle 21.
Le serate dialettali.
13 febbraio – “E teatre rimnes” del Dopolavoro ferroviario di Rimini in “L’ardot dal linguazi”.
2o febbraio – “Quei dal Funtanele” interpretano “Laperpetua inamureda”.
27 febbraio – “I volontari di urrno” di Morcoano di Romagna in “E fèva bèn Neròn”.
6 marzo – “Jarmidied” di Rimini in “E’ parsot dè signor”.
Serate teatrali
14 febbraio, ore 18 – “L’attoscuroteatro”: “Chant d’amour”, Impressionismo e la musica vocale di fine Ottocento.
27 e 28 febbraio, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17 – “L’attoscuroteatro”: “Teatro di sensazioni – feri-ae: tempo sacro e tempo profano”.
I concerti
21 febbraio , ore 17 – “I furiosi” in “Pizzicotti al buio”.
Quello di Montescudo è un piccolo teatro all’italiana che risale agli inizi dell’800. E’ intitolato a Francesco Rosaspina (Montescudo 1762 – Bologna 1842), incisore di livello assoluto. Fu primo titolare della cattedra di incisione all’Università di Bologna.