– La grande mobilitazione del comitato “Vallugola Terra Nostra” sembrava avere raggiunto l’obiettivo di bloccare definitivamente il mega-progetto di ampliamento del porto di Vallugola. Ma… Infatti c’è sempre un ma grande come una casa quando in ballo ci sono forti interessi trasversali. Ora il cielo si sta riempiendo di nuove nuvole cariche di guai per la Baia di Vallugola e più in generale per il Parco del San Bartolo. Interessi speculativi sono lì, sempre in agguato.
Ma il comitato “Vallugola Terra Nostra” non molla. Ecco il testo del manifesto-volantino che chiama in causa direttamente il sindaco Corrado Curti, accusato sostanzialmente di “ambiguità” nella gestione di questa partita. Il titolo del manifesto è molto esplicativo: “Porto di Vallugola: le bugie hanno le gambe corte”.
Ecco il testo.
“Se avevamo dei dubbi, l’obiettivo del primo cittadino di Gabicce Mare sulla Vallugola è definitivamente chiaro: nuove urbanizzazioni nella Baia di Vallugola.
Infatti, in merito alla modifica del piano del Parco del San Bartolo proposta dalla 4^ commissione regionale, che consentirebbe agli speculatori di aver mano libera nel Parco e nella Baia di Vallugola, il Sindaco Corrado Curti dichiara “Mi sembra che la Regione abbia raccolto il mio invito, rimanendo su osservazioni generiche… il timore era che la Regione volesse entrare troppo nel dettaglio… ponendo troppi vincoli che avrebbero impedito di portare avanti un progetto di riqualificazione della baia ad ampio respiro”.
Dopo aver definito il progetto di ampliamento del porto di Vallugola “un’opportunità per la città”, il Sindaco Curti, costretto a un dietrofront dalla mobilitazione creata dal nostro comitato, aveva infine sostenuto che “il progetto non è questo”.
Ma allora come mai se “il progetto non è questo” non si è adoperato nei confronti dei proponenti affinché lo ritirassero anziché sperperare denaro pubblico indicendo la Conferenza di servizi?
Ma allora come mai se il progetto di ristrutturazione del porto di Vallugola è pervenuto al Comune nel 2009, il Sindaco Curti, già nella precedente legislatura confrontandosi con il Politecnico di Ancona relativamente alla progettazione delle nuove scogliere, chiedeva esplicitamente che si tenesse conto del futuro ampliamento del porto di Vallugola?
Preveggenza o più semplicemente il progetto giaceva da tempo nel cassetto della sua scrivania in attesa di essere riconfermato Sindaco per presentarlo alla cittadinanza?
Signor Sindaco, che cosa intende per “un progetto di riqualificazione della baia ad ampio respiro” senza troppi vincoli regionali?
Chi amministra la città ha il dovere di fare scelte trasparenti a tutela dei diritti e degli interessi della comunità, ha il dovere di rispettare le scelte della cittadinanza”.